Qui le più fragili mie foglie, eppure quelle che dureranno più a lungo,
Qui velo e celo i miei pensieri che non mi piace rivelare,
Eppure essi mi rivelano più di ogni altra mia poesia.



Walt Whitman

UnderConstruction



Quando ho mangiato bene mi informo sul destino degli altri.

(pagina CulinAria, che non è una roba porno, ve lo dico:)

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mercoledì 29 settembre 2010

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una ferita alla radice

un lieve tremore alla punta

una caduta improvvisa ma prevista

non in quel tempo
non in quel luogo
non in quel modo

così lontana da quell'albero

spazzata via da bianche pale

che girano apparentemente

innocue





Aria





23.09.2008











13 commenti:

  1. Echi in coriandoli di rose tra le mie mani
    per un sospiro di Primavera
    Sogni che lasciano tra il blu di un cielo azzurro
    l'infinito mare di bellezza.
    Ove musica avvicina le tue parole
    sono qui ad ascoltarti come un raggio di sole

    RispondiElimina
  2. Deliziosa nel suo (mancato) equilibrio...

    RispondiElimina
  3. Maurizio
    ascolto la musica delle tue parole

    Squilibrato
    hahahahahah! nono, giuro che erano pale! quelle eoliche, testimoni e poi complici della caduta della foglia :)
    la vanga poi ha provveduto ad affossare per sempre quell'amore sbagliato...può una foglia d'olivo amare un pioppo??? :)

    Guglielmo...pensa, questa eco mi è tornata in mente oggi proprio dopo aver visto una delle tue foto, una foglia autunnale, sono andata a ripescarla, e l'ho poggiata qui, dove riesco a guardarla col distacco che merita. Quindi, grazie...

    RispondiElimina
  4. alle volte, chiamiamo "altrove" qualcosa che sappiamo essere molto più presente di quanto spereremmo. Per allontanarlo(chissà) o per l'esatto contraio.

    RispondiElimina
  5. guardi quella foto con il distacco che merita ... chissà, forse il distacco della foglia dall'albero è il presagio di questo sguardo distaccato ...

    A.

    RispondiElimina
  6. Tesora, sei tornata e non me ne ero accorta!!
    Tanti baci grandi...

    RispondiElimina
  7. Il post, la canzone, hanno zittito con classe i miei brividi.
    Posso soltanto restarmene in silenzio ed ascoltare ancora il suono delle tue parole...

    RispondiElimina
  8. @Naima,
    sì, altrove, è dove il distacco diventa lontano, fino a che la lacerazione muta in ricordo.

    @Dual, felice giornata a te

    @A.
    A volte non riesco a tradurre bene i pensieri in parole…sono andata a ripescare un’eco. Lo faccio ogni tanto, qui. Ripesco pensieri già pubblicati nei due blog precedenti. Pensieri che, nel momento in cui sono nati, non riuscivo a commentare, perché la ferita alla radice era ancora dolorosa. Così li ripropongo qui, oggi che riesco a guardare il distacco con distacco….
    Ci sono amori destinati a finire, ma quando succede improvvisamente ed il taglio è imprevisto, non in quel tempo, non in quel luogo, non in quel modo, il dolore è amplificato dallo sbigottimento. Così la caduta più che un presagio, è un crollo rovinoso a testa in giù :))))

    @Yuki
    Sì, tesoro, tornata! Oddio, “tornata” è una parola grossa, visti il tempo che riesco a risicare fra una frattura e ..una caduta!
    Tanti abbracci tanti!

    @
    Franz….
    ………
    (grazie

    RispondiElimina
  9. Bellissimi versi, una bell'anima che parla. Un abbraccio
    Giulia

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  10. non è bello essere falciati via da anonime pale,
    ma è quel che succede

    RispondiElimina
  11. Grazie Giulia, ricambio l'abbraccio e aggiungo un sorriso :)

    Lorenzo...mi scappa da ridere :)))))

    RispondiElimina
  12. Las lesiones de la raiz suelen ser las del corazón y afloran a nuestra piel en cualquier circunstancia, aunque sea muy lejos porque es... un recuerdo... que nos hiere. Un abrazo.

    RispondiElimina

nota

I post etichettati col tag "echi" sono ritorni di parole, ripubblicazioni di pensieri posati nel tempo andato in due blog sul portale di Libero (che non ho cancellato nonostante li ritenga finiti). Per ragioni ogni volta diverse ho voglia di sentire l'eco di quel passato, qui.

altrove

Lettori fissi





Cara, amica mia cara,
ciò che riceverai sono oggetti da riempire, come lo è la vita d'altronde. Riempire con le tue scintille di bellezza che assomigliano un po' alle mie - altrimenti perché saremmo amici? continua

infiniti cristalli, brandelli di trasparenze raccolti ai bordi di un'anima fragile, se frugo in me non trovo che questo: frammenti di aria.

passato prossimo

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