Qui le più fragili mie foglie, eppure quelle che dureranno più a lungo,
Qui velo e celo i miei pensieri che non mi piace rivelare,
Eppure essi mi rivelano più di ogni altra mia poesia.



Walt Whitman

UnderConstruction



Quando ho mangiato bene mi informo sul destino degli altri.

(pagina CulinAria, che non è una roba porno, ve lo dico:)

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

martedì 29 marzo 2011

percorsi

.
.
.
.
.
il suono dei tuoi abbracci nel tramonto sulla mia pelle ...
sapori che si incontrano nella terra dei baci rubati.
Le mani, cieche,
ricordano  percorsi  antichi e ripetuti...

le labbra non dimenticano, assetate,
l'attraversamento di sentieri,
la creazione di collegamenti,
il fremito delle scoperte ...



Aria
















foto di Anastasia Neumann

eco del 22.1.2009 B.S.

mercoledì 23 marzo 2011

cyclettando

.
.
.
.
.
L'amore, se non è una bicicletta su strada che si tiene in equilibrio momento per momento pedalando con forza e facendo girare le due vite che la catena accoppia, è una cyclette piantata in terra. E tu hai voglia a pigiare sui pedali e a sudare: questa macchina sadica per celibi non ti conduce da nessuna parte.

["La bruttina stagionata" Carmen Covito]






Sì, ma almeno ti fa dimagrire!

[A meno che si abbia un metabolismo come il mio che, dopo aver tentato il suicidio ed essere stato salvato in extremis da una doppia razione di crêpes alla nutella e panna, si è posto in stato di sciopero ad oltranza fino a quando non riprenderà la regolare somministrazione quotidiana di carboidrati/proteine/lipidi sotto forma di brioche alla crema e nutella, lasagne al forno (con le polpettine), paninazzi con wurstel patatine maionese ketchup, linguine panna e porcini, cotolette fritte, frittura mista di paranza, 5 mars e 2 pacchi da 250g di liquirizie ripiene e gommose alla frutta. Nel qual caso, son cazzi amari.]


venerdì 18 marzo 2011

@--'--,-----

.
.
.
.
.
.
La rosa
non cercava l’aurora:
quasi eterna sul ramo,
cercava altra cosa.

La rosa,
non cercava né scienza né ombra:
soglia tra carne e sogno,
cercava altra cosa.

La rosa
non cercava la rosa.
Immobile nel cielo
cercava altra cosa.








(CASIDA SETTIMA Della rosa - Federico García Lorca)

versione originale QUI


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

mercoledì 9 marzo 2011

succedersi

.
.

.




.
strappo il giorno al cielo
lo indosso con fatica
mi sta stretto
lacera la pelle
stringe sui fianchi
si annoda alla gola
l'aria graffia
brucia negli occhi
pesa sul ventre
stacco brandelli d'ora da torturare
mordo il tempo e lo ingoio
senza masticare
istanti che colano
come saliva lungo il collo
parole condite e offerte
come doveroso pasto quotidiano
sputo la notte alla terra
vomito minuti
rigurgito istanti
vomito minuti
sputo la notte alla terra
come doveroso pasto quotidiano
parole condite e offerte
come saliva lungo il collo
istanti che colano
senza masticare
mordo il tempo e lo ingoio
stacco brandelli d'ora da torturare
pesa sul ventre
brucia negli occhi
l'aria graffia
si annoda alla gola
stringe sui fianchi
lacera la pelle
mi sta stretto
lo indosso con fatica
strappo il giorno al cielo
lo indosso con fatica mi sta stretto lacera la pelle stringe sui fianchi si annoda alla gola l'aria graffia brucia negli occhi  pesa sul ventre stacco brandelli d'ora da torturare mordo il tempo e lo ingoio senza masticare istanti che colano come saliva lungo il collo parole condite e offerte come doveroso pasto quotidiano sputo la notte alla terra vomito minuti rigurgito istanti vomito minuti sputo la notte alla terra come doveroso pasto quotidiano parole condite e offerte come saliva lungo il collo istanti che colano senza masticare mordo il tempo e lo ingoio stacco brandelli d'ora da torturare pesa sul ventre brucia negli occhi  l'aria graffia si annoda alla gola stringe sui fianchi lacera la pelle mi sta stretto lo indosso con fatica strappo il giorno al cielo lo indosso con fatica mi sta stretto lacera la pelle stringe sui fianchi si annoda alla gola l'aria graffia brucia negli occhi  pesa sul ventre stacco brandelli d'ora da torturare mordo il tempo e lo ingoio senza masticare istanti che colano come saliva lungo il collo parole condite e offerte come doveroso pasto quotidiano sputo la notte alla terra vomito minuti rigurgito istanti vomito minuti sputo la notte alla terra come doveroso pasto quotidiano parole condite e offerte come saliva lungo il collo istanti che colano senza masticare mordo il tempo e lo ingoio stacco brandelli d'ora da torturare pesa sul ventre brucia negli occhi  l'aria graffia si annoda alla gola stringe sui fianchi lacera la pelle mi sta stretto lo indosso con fatica strappo il giorno al cielo lo indosso con fatica mi sta stretto lacera la pelle stringe sui fianchi si annoda alla gola l'aria graffia brucia negli occhi  pesa sul ventre stacco brandelli d'ora da torturare mordo il tempo e lo ingoio senza masticare istanti che colano come saliva lungo il collo parole condite e offerte come doveroso pasto quotidiano sputo la notte alla terra vomito minuti rigurgito istanti vomito minuti sputo la notte alla terra come doveroso pasto quotidiano parole condite e offerte come saliva lungo il collo istanti che colano senza masticare mordo il tempo e lo ingoio stacco brandelli d'ora da torturare pesa sul ventre brucia negli occhi  l'aria graffia si annoda alla gola stringe sui fianchi lacera la pelle mi sta stretto


Aria

eco del 23.12.2008 B.S.

foto: Kay

nota

I post etichettati col tag "echi" sono ritorni di parole, ripubblicazioni di pensieri posati nel tempo andato in due blog sul portale di Libero (che non ho cancellato nonostante li ritenga finiti). Per ragioni ogni volta diverse ho voglia di sentire l'eco di quel passato, qui.

altrove

Lettori fissi





Cara, amica mia cara,
ciò che riceverai sono oggetti da riempire, come lo è la vita d'altronde. Riempire con le tue scintille di bellezza che assomigliano un po' alle mie - altrimenti perché saremmo amici? continua

infiniti cristalli, brandelli di trasparenze raccolti ai bordi di un'anima fragile, se frugo in me non trovo che questo: frammenti di aria.

passato prossimo

... .. . ..

. . . . .