Qui le più fragili mie foglie, eppure quelle che dureranno più a lungo,
Qui velo e celo i miei pensieri che non mi piace rivelare,
Eppure essi mi rivelano più di ogni altra mia poesia.



Walt Whitman

UnderConstruction



Quando ho mangiato bene mi informo sul destino degli altri.

(pagina CulinAria, che non è una roba porno, ve lo dico:)

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mercoledì 9 marzo 2011

succedersi

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strappo il giorno al cielo
lo indosso con fatica
mi sta stretto
lacera la pelle
stringe sui fianchi
si annoda alla gola
l'aria graffia
brucia negli occhi
pesa sul ventre
stacco brandelli d'ora da torturare
mordo il tempo e lo ingoio
senza masticare
istanti che colano
come saliva lungo il collo
parole condite e offerte
come doveroso pasto quotidiano
sputo la notte alla terra
vomito minuti
rigurgito istanti
vomito minuti
sputo la notte alla terra
come doveroso pasto quotidiano
parole condite e offerte
come saliva lungo il collo
istanti che colano
senza masticare
mordo il tempo e lo ingoio
stacco brandelli d'ora da torturare
pesa sul ventre
brucia negli occhi
l'aria graffia
si annoda alla gola
stringe sui fianchi
lacera la pelle
mi sta stretto
lo indosso con fatica
strappo il giorno al cielo
lo indosso con fatica mi sta stretto lacera la pelle stringe sui fianchi si annoda alla gola l'aria graffia brucia negli occhi  pesa sul ventre stacco brandelli d'ora da torturare mordo il tempo e lo ingoio senza masticare istanti che colano come saliva lungo il collo parole condite e offerte come doveroso pasto quotidiano sputo la notte alla terra vomito minuti rigurgito istanti vomito minuti sputo la notte alla terra come doveroso pasto quotidiano parole condite e offerte come saliva lungo il collo istanti che colano senza masticare mordo il tempo e lo ingoio stacco brandelli d'ora da torturare pesa sul ventre brucia negli occhi  l'aria graffia si annoda alla gola stringe sui fianchi lacera la pelle mi sta stretto lo indosso con fatica strappo il giorno al cielo lo indosso con fatica mi sta stretto lacera la pelle stringe sui fianchi si annoda alla gola l'aria graffia brucia negli occhi  pesa sul ventre stacco brandelli d'ora da torturare mordo il tempo e lo ingoio senza masticare istanti che colano come saliva lungo il collo parole condite e offerte come doveroso pasto quotidiano sputo la notte alla terra vomito minuti rigurgito istanti vomito minuti sputo la notte alla terra come doveroso pasto quotidiano parole condite e offerte come saliva lungo il collo istanti che colano senza masticare mordo il tempo e lo ingoio stacco brandelli d'ora da torturare pesa sul ventre brucia negli occhi  l'aria graffia si annoda alla gola stringe sui fianchi lacera la pelle mi sta stretto lo indosso con fatica strappo il giorno al cielo lo indosso con fatica mi sta stretto lacera la pelle stringe sui fianchi si annoda alla gola l'aria graffia brucia negli occhi  pesa sul ventre stacco brandelli d'ora da torturare mordo il tempo e lo ingoio senza masticare istanti che colano come saliva lungo il collo parole condite e offerte come doveroso pasto quotidiano sputo la notte alla terra vomito minuti rigurgito istanti vomito minuti sputo la notte alla terra come doveroso pasto quotidiano parole condite e offerte come saliva lungo il collo istanti che colano senza masticare mordo il tempo e lo ingoio stacco brandelli d'ora da torturare pesa sul ventre brucia negli occhi  l'aria graffia si annoda alla gola stringe sui fianchi lacera la pelle mi sta stretto


Aria

eco del 23.12.2008 B.S.

foto: Kay

22 commenti:

  1. La vita è un elastico,va e viene...non mordere troppo. Fai maleee!

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  2. Out...non ti sto mica mordendo la vita...ehm... :-)))))))

    RispondiElimina
  3. Ciao tesoro, tornerò a leggere con serietà, promesso! Le tue parole la meritano sempre. In questo momento mi è saltata agli occhi la parola vomito e ho solo in mente il virus intestinale che ha beccato Federico e me! Bacio grande tesoro bellissima!

    RispondiElimina
  4. A volte avremmo la tentazione di buttarlo via come uno straccio vecchio vero?
    Bella anche l'immagine, un saluto!

    RispondiElimina
  5. Immagino quale disastro sarebbe se il giorno lo strappassi dal profondo della terra e non dal cielo -:)))

    RispondiElimina
  6. Non ho aspettato il diradarsi della nebbia o la nascita del nuovo sole, ne luna passare, ho sentito te chiamare..ho chiuso gli occhi e sono qui ad aacoltare il tuo silenzio.
    Maurizio

    RispondiElimina
  7. questo, come anche altri frammenti, è eco del passato ... anzi, eco del cuore, che fa ascoltare la sua voce e i toni che "si succedono" nel tempo ... ma anche nel corpo, che ha vissuto attraverso quel tempo, somatizzandone i momenti, succedendosi come nuova pelle

    RispondiElimina
  8. Dio mio come ti capisco Aria.
    Ribellione d'Anima che spunta dalla pelle come spine. Come spine da sotto la pelle.
    Ti travolgo come una cascata d'AcquaDiamante.
    Rinfresco ogni tuo Frammento.
    Ti vedo brillare d'Unicità, imbevuta di Vita.
    Sorridimi con gli Occhi, ora.
    :)

    RispondiElimina
  9. le tue parole sono sempre speciali..come il tuo blog..è meraviglioso..Leda

    RispondiElimina
  10. *Laura *
    Grazie grazzie grazzzzie :)


    *Sogno *
    Ahahahahah! E meno male che non ho detto altro !!! e non dico altro, per decenza, ma rido come una matta :))) Pensa che subito google si è messo in azione, e alla voce “influenza intestinale 10 marzo 2011” si arriva dritti dritti in questo post! Ahahahahaha!

    *DonnaDiProfilo *
    Un abbrccio a te, DonnaBellaBella!


    *L’adepta*
    Sì, proprio così, soprattutto quando è uguale a quello di ieri e siamo certe anche a quello di domani.
    Un saluto a te, e grazie!


    *Anonimo *
    Ma soprattutto che schifo, sarebbe umido, pieno di vermi e ghiacciato, orribile!
    (ma dimmi nell’orecchio, chi sei???)


    *Maurizio *
    Caro, sono certa che se ti chiamassi, tu arriveresti…. Giorno o notte, sole o nebbia. Un bacio


    *Angelo *
    Sì, caro, è una eco…e come una eco si ripete, come certi giorni che si succedono senza che nullasucceda , solo tempo che scorre, è così il dolore, è così l’infelicità, son così certi giorni così., che si indossano senza viverli davvero. Così sembra, a volte. :)


    *Daniela *
    Proprio così, piccola grande donna, è la ribellione della mia anima che si sente soffocata dalla maschera che indosso. E AquaDiamante lenisce le ferite di quelle spine, come non sorriderti, con gli Occhi e col Cuore?
    :)


    *Leda *
    Così mi fai arrossire… grazie cara, un abbraccio

    RispondiElimina
  11. Ora il commento serio :) Il senso generale è di soffocamento. Ci affanniamo nelle quotidiane attività e non riusciamo più a soffermarci su nulla. Rincorriamo il tempo e lui rincorre noie ci supera senza che neanche ce ne accorgiamo. Hai reso benissimo l'idea. Voglio respirare ora, questo brano mi ha stremata :) Bacio grande tesoro! P.S. ovvio che anche Arianna ha dato :((

    RispondiElimina
  12. Sì, è un urlo soffocante, esci subito da questo post e respira tesoro!!
    e ti pareva... speriamo che sia finita con tutto questo dare :(
    bacio grandissimo a te e ai piccoli tesoro

    RispondiElimina
  13. Bonito poema que en sus repeticiones con pequeñas variaciones va aumentando de intensidad y transmitiendo sensaciones de agobio y angustia. Muy original, me gusta. Besos.

    RispondiElimina
  14. Io sono malato di protagonismo. Un vero difetto. Carino il post,mi sono distratto leggendolo ma sono riuscito a riprendere il filo del discorsout :D

    RispondiElimina
  15. Una cosa rassicurante, senza... squartarsi con una motosega, no eh? Non sia mai. Hai sempre classe da vendere, ma insomma.... su su, tocca aripiasse..... @-@

    RispondiElimina
  16. Quello che oggi ti fa male, domani verrà dimenticato e lascerà il posto ad un altro dolore.
    Quello che oggi ti fa star bene sparirà presto, ma tornerà ogni volta, più o meno puntuale.
    Ma il trucco non è aspettare. E' continuare.

    RispondiElimina
  17. Anonimo=guglielmo in fuga -:)

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  18. *Leovi *
    in effetti, il dolore è così, si trattiene, in silenzio, e poi non si riesce più, diventa sempre più pressante, e insopportabile, finché non si urla, e si ripete, come una nenia. Grazie Leo, un sorriso, ripetuto, sottovoce :)

    *Anonimout *
    ma grazie! anche tu sei carino, attento al filo, o te lo ruba arianna :)

    *VVA *
    una cosa rassicurante??? tipo una roba stesi su un'amaca con un paio di figaccioni abbronzati che fanno aria??? ci sto!! e bisogna ariapiasse!!
    ^___^

    *Lorenzo *
    sì, continuare, e tu continua a dirmi, che mi dici cosi bene!


    *Guglielmo *
    aaaaaaaaahhhhh eccoti! felice di rivederti! e tranquillo, non dirò a nessuno che sei passato di qua! (o hai finito di fugare?:)

    RispondiElimina
  19. Ho attraversato mari d'alisei e venti d'odio, nuvole di pioggia e sirene di silenzio, ho attraversato me nel sentire te

    RispondiElimina
  20. si librava il mio sogno con ali chiare, seguiva il tuo sentire, attraversava il tuo richiamo. Grazie Maurizio, mi regali sempre bellissime parole, e ispiri i miei silenzi.
    un abbraccio

    RispondiElimina

nota

I post etichettati col tag "echi" sono ritorni di parole, ripubblicazioni di pensieri posati nel tempo andato in due blog sul portale di Libero (che non ho cancellato nonostante li ritenga finiti). Per ragioni ogni volta diverse ho voglia di sentire l'eco di quel passato, qui.

altrove

Lettori fissi





Cara, amica mia cara,
ciò che riceverai sono oggetti da riempire, come lo è la vita d'altronde. Riempire con le tue scintille di bellezza che assomigliano un po' alle mie - altrimenti perché saremmo amici? continua

infiniti cristalli, brandelli di trasparenze raccolti ai bordi di un'anima fragile, se frugo in me non trovo che questo: frammenti di aria.

passato prossimo

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