Sono fuori in giardino ho lavato i capelli aspetto che asciughino mentre leggo il mio amato e trascurato Saramago, oggi c'è una tramontana fortissima il mare è incazzato, meglio evitare di fargli domande oggi .
La mia casina estiva è in un villaggio turistico immerso in un uliveto e il mio piccolo giardino confina con la campagna vicina. È pieno di cicale. Migliaia milioni miliardi di cicale che cantano. E io anche. Canto con le cicale. In silenzio, io. Loro no, cantano sempre senza sosta dall'alba al tramonto, ché poi attaccano i grilli. Il coro è stereofonico, senti il canto da ogni angolo. C'è chi non le sopporta. Da mane a sera un cicaleccio senza interruzione. Io lo amo invece. Il canto delle cicale. Sembra una nenia ma solo ad un orecchio distratto. Invece è una sinfonia. Con cali di tono, cambi di ritmo, pause improvvise. E assoli! Gli assoli m'incantano. Il coro abbassa la voce lentamente e all'improvviso si eleva una voce sola! Il tempo di affermare la propria individualità poi il coro la raggiunge, con la stessa lentezza con cui la aveva resa protagonista. Sai caro, appena mi alzo la mattina esco fuori e ci rimango il tempo della colazione prima che la quotidianità mi ingoi. E mi sento a casa. Le cicale e io :)
luglio /2008
foto in alto: Monica Iorio
foto in basso: dal web
E' un piacere sentire il canto delle cicale lo sostituirei ben volentieri all'inquinamento acustico della mia città.
RispondiEliminaLa vita è fatta di dolcezze, anche cio allieta l'anima.
I miei baci
Maurizio
Le cicale le sentivo sempre in vacanza questo tuo pezzo me l'ha ricordata!
RispondiEliminaGià le cicale, le sentivo in Maremma tanti anni fa, troppi -.)
RispondiElimina:) che splendida similitudine.... Mat
RispondiEliminasei sempre di più una meraviglia...
RispondiEliminaSi le cicale, proprio come le hai descritte tu. E' meraviglioso ascoltarle, intanto che ti arrivano anche i profumi di mare e pineta. Io penso che staranno lì ad aspettare. Cantano sempre pur se la loro vita è breve. Cantano ogni estate. E verranno di nuovo, vedrai, la prossima. Ti abbraccio forte forte.
RispondiEliminacantano in tuo onore. sono felici di averti con loro.
RispondiEliminaContinua ad essere un piacere leggerti...
RispondiEliminaquella sensazione dell'aria calda che ti asciuga la testa, il canto delle cicale come quello delle sirene, che ti incanta e ti trasporta con i pensieri... mi hai riportata ragazzina, al mare, in campeggio in toscana, una quindicina di anni fa. bellissimo, grazie
RispondiElimina...di averlo scritto, ovviamnete :))
RispondiEliminaDopo una breve pausa, ci siamo rinnovati, alle luci del primo mattino, sopra un patio anche noi, o forse era un camino. Cambiato, sito, cambiato indirizzo, ma non casa, dove le cicale come amiche suonano e cantano e ballano e danzano anche per noi, ma ora abbassiamo la voce perchè vogliamo tornare ad ascoltare, semplicemente, in questa rugiada...
RispondiEliminaUn grande saluto
Bello e stupendo il fatto di riuscire ad integrarsi nella natura. Senza ne morirei; potrei mare vivere senza i suoni della natura, il canto degli animali. Uno dei miei preferiti...il canto delle balene. Brava!!!
RispondiEliminaEhi, ma che bello, pensavo di esser matta.... e invece sì! ma in ottima compagnia :))))))
RispondiEliminaun sorriso e un bacio :)
Mau, Laura, Guglielmo, Mattesoro, Yukitesoro, Sognotesoro, Anonimo, Strega, Bionda, Mela e Candela, Alias!
grazie
Aria
Condivido nonostante i miei pochi capelli.
RispondiEliminaLa mia casa estiva è immersa in un bosco. Cicale, rondini, gufi, molti altri abitanti mi accolgono per un paio di settimane. E' la loro casa, non la mia. Ospite della natura. Di sera guardo il mare accarezzato dal sole. Dolcezza della vita. Carezze di giorni mai persi. ale
RispondiEliminaChe meravilgia di posto che descrivi. Anche tu adori Saramago. Anche io. Non vedo l'ora di poter ascoltare anche io il canto delle cicale.
RispondiEliminaGiulia
Qui ancora è prsto per sentirle cantare. C'era un tempo che non riuscivo a sopportare il loro "fracasso"... oggi, invece, canto con loro...
RispondiEliminaCondivido in pieno.
*Lorenzo*
RispondiEliminaCerto che sì, vogliamo mettere asciugare i capelli al sole piuttosto che con quell'orribile vento bollente artificiale del phon?? certo, io che normalmente ci metto un paio d'ore col phon (ho milioni di milioni di miliardi di capelli:) al sole ci metto una settimana :)
*Ale*
Sì, siamo ospiti della natura. Mi sono soffermata sulle cicale ché già mi sembrava troppo, ho evitato di parlare delle farfalle, nel mio giardino ci sono tante lantane che le attirano, e sono tantissime, bianche e arancioni, gli stessi colori delle lantane! sembrano fiori che volano... la sera invece spuntano fuori le rane, le raganelle! ogni tanto spunta fuori anche un rospone...che ho provato a baciare ma rospone è rimasto! sulla tettoia invece un viavai di topi...i primi anni erano topini, anche carini, ogni tanto scendevano a salutarci, senza paura :) ora sono cresciuti...e non ci salutano più...ehm..per fortuna è pieno di gatti selvatici, sai di quelli che non mangiano croccantini e crocchette! i gufi...da tanto non li sento invece...
un bacio grande Ale
*Giulia*
Speriamo sì, dovrebbe smettere di piovere, almeno!
*Kokeicha*
Sì, è così, siamo noi che "decidiamo" cosa sentire: fracasso o canto :)
Le cicale fanno sentire a casa...
RispondiEliminasanno d'estate, di sicurezza e di relax controllato...
loro non mettono fretta...ma la pacatezza del godersi se stessi
Sì Marta, così, mi fanno sentire a casa...
RispondiEliminaIl coro abbassa la voce lentamente e all'improvviso si eleva una voce sola! La cicala FrammentAria..... il tempo di affermare la propria individualità poi il coro la raggiunge e... la strozza @-@ Scherzo, bello bello..... :))
RispondiEliminaVVA
Ahahahahahahaha!!! a muà??? con questo bel faccino tutto bell'e frammentato? bacio grandissimissimo :)
RispondiEliminaAdoro le cicale...
RispondiEliminacosa leggi di Saramago?
*Vale*
RispondiElimina:)
leggo tutto di Saramago...ho appena finito di leggere Caino, andrò all'inferno, lo so, ma ho riso molto, ancorché amaramente...
Me encantan los sonidos del campo. Tuve una época, que duró varios años, que abandoné la fotografía abstracta y me centre en conocer y fotografiar plantas, y pasé muchas horas en el campo no solo escuchando el sonido de las cigarras, sino el de todos los animalitos que lo habitan, y a veces solo el viento. Cuando vuelva a escuchar a las cigarras me acordaré de tus bonitas palabras y pondré atención en esos magníficos solos y silencios. Un abrazo.
RispondiEliminaIl silenzio della natura è l'unico che mi incanti, e in cui mi senta a posto. Quando tacciono i rumori meccanici dell'uomo, finalmente vibrano i suoni della terra. Sì, ascolta attentamente le cicale, ti accorgerai che hanno uno spartito! un abbraccio a te, caro.
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