Qui le più fragili mie foglie, eppure quelle che dureranno più a lungo,
Qui velo e celo i miei pensieri che non mi piace rivelare,
Eppure essi mi rivelano più di ogni altra mia poesia.



Walt Whitman

UnderConstruction



Quando ho mangiato bene mi informo sul destino degli altri.

(pagina CulinAria, che non è una roba porno, ve lo dico:)

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lunedì 6 maggio 2013

la golosa







Io sono innamorato di tutte le signore
che mangiano le paste nelle confetterie.
Signore e signorine -
le dita senza guanto -
scelgon la pasta. Quanto
ritornano bambine!
Perché nïun le veda,
volgon le spalle, in fretta,
sollevan la veletta,
divorano la preda.
C’è quella che s’informa
pensosa della scelta;
quella che toglie svelta,
né cura tinta e forma.
L’una, pur mentre inghiotte,
già pensa al dopo, al poi;
e domina i vassoi
con le pupille ghiotte.
un’altra – il dolce crebbe -
muove le disperate
bianchissime al giulebbe
dita confetturate!
Un’altra, con bell’arte,
sugge la punta estrema:
invano! ché la crema
esce dall’altra parte!
L’una, senz’abbadare
a giovine che adocchi,
divora in pace. Gli occhi
altra solleva, e pare
sugga, in supremo annunzio,
non crema e cioccolatte,
ma superliquefatte
parole del D’Annunzio.
Fra questi aromi acuti,
strani, commisti troppo
di cedro, di sciroppo,
di creme, di velluti,
di essenze parigine,
di mammole, di chiome:
oh! le signore come
ritornano bambine!
Perché non m’è concesso -
o legge inopportuna! -
il farmivi da presso,
baciarvi ad una ad una,
o belle bocche intatte
di giovani signore,
baciarvi nel sapore
di crema e cioccolatte?
Io sono innamorato di tutte le signore
che mangiano le paste nelle confetterie.


(“Le golose” Guido Gozzano)


immagine: Hilda di Duane Bryers

16 commenti:

  1. Sono rimasto innamorato della vita perché riesce a prendermi anche per la gola.
    Il mio abbraccio forte
    Maurizio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. a chi lo dici mio caro, io mi prendo per la gola da sola :)
      ti abbraccio con dolcezza, sempre

      Elimina
  2. L'atmosfera di questa poesia si attaglia bene a mia mamma, grandissima golosa, tanto più ora che, data la veneranda età e gli acciacchi della salute, non potrebbe più "permettersi" peccati di gola. Le ricordo (invano) che la gola è peccato capitale, ma di fronte ad una torta con panna rinnega anche la sua ferrea morale cristiana. Anzi raddoppia: se per caso trasgredisce in segreto, nega fino alla morte anche di fronte all'evidenza e così i peccati capitali sono due...
    Guido Gozzano, comunque, è impagabile con questa delicatezza ed ironia che oggi difficilmente si ritrova nella poesia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Daiiiii, ma veramente, di fronte ad una torta con panna? magari con l'interno di chantilly? e granella di mandorle? anch'io anch'io anch'io rinnego e nego fino alla morte!
      (penso che litigherei con tua mamma per l'ultimo sbuffo di panna:)

      Elimina
  3. Non so se sia più bella la foto o la poesia :-D.Probabilmente colei che l'ha postata :-D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Maya :-D
      in effetti mi somigliano entrambe, molto!
      bi-bacione!

      Elimina
    2. Bugiarda!
      Capelli rossi a parte, la foto è mia!
      Come hai fatto ad averla? :D:D:D

      Peccati di gola.....
      e pensare che da bambina manco capivo cosa fossero.
      Beata gioventù!


      piesse: Sappi che mentre tu e la mamma di Guglielmo litigavate, io ho finito la torta. Tutta!

      Elimina
    3. Ros :-D :-D :-D ci avranno mica separate alla nascita?
      I peccati...che brutta invenzione! non esiste al mondo nulla che tenti più di un peccato! e nulla di più godurioso che farne uno. Che poi non sarebbe manco niente se non avesso inventato il fratello gemello: Rimorso. Fortuna che c'è Pentimento che risolve tutto :)
      è il mio preferito! io mi pento più volte al giorno :)
      nooooooooooooo hai finito la torta????? allora è proprio vero, ci hanno separate alla nascita!
      e forza dai, facciamone subito un'altra!

      Elimina
    4. Mi sa che dopo la torta ci litighiamo pure Fratello Pentimento!
      Serve a me,
      che è già tempo che me lo trascino dietro tutto il giorno!
      Molla l'osso, Tam!

      piesse: La verità è che alla nascita c'hanno separate male:
      A me hanno dato più ciccia! :(

      Elimina
    5. l'osso? quale? di pollo o vuoi lo stinco???
      nono...gli stinchi (dei santi) lasciamoli stare :)
      per Fratello Pentimento ci tocca far la conta, ambarabà ciccì coccò... eccecc (io sta storia delle civette che fanno l'amore con la figlia del dottore giuro non l'ho mai capita! riesco solo a comprendere il povero dottore che s'ammala, poraccio, con una figlia così:)
      Ros.... facciamo che non pronunciamo più la parola "ciccia"? mi fa venire.... fame!!!! :-DDDD

      Elimina
  4. Allora si è innamorato anche di me!! :D
    un abbraccione e a presto!
    Francy

    RispondiElimina
    Risposte
    1. è uno sciupafemmine golose Gozzano, hai capito il poeta! :-D
      ricambio con un abbraccio al caramello!

      Elimina
  5. La poesia e' negli ingredienti speciali che utilizzi
    per la preparazione dei dolci:
    la tua bellezza e il tuo affetto ...
    e di questi tuoi ingredienti si e' golosi
    non come quando si pretende di essere serviti a tavola impartendo comandi
    ma come quando si aspetta l'amore ...

    "non trattenerti mai quando vorrai cercarmi. Se vedi mura di acqua, ampi fossati d'aria, siepi di pietra o tempo, guardie di voci, passa. Ti aspetto con un essere che non aspetta gli altri: solo per te c'e' spazio la' dove io ti aspetto" (P.S.)

    Ciao golosona :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ma quanto bene mi vuoi tu? se mi vedessi quando cucino....altro che bellezza :))) nonna papera mi fa un baffo ammè!
      ti abbraccio caro

      Elimina
  6. eppure era magretto ( Gozzano ) :))

    baciotti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. lui! eccerto, lui guarda noi che sbafiamo panna e mascarpone spalmati sulla nutella!
      baci perugina, a te :)

      Elimina

nota

I post etichettati col tag "echi" sono ritorni di parole, ripubblicazioni di pensieri posati nel tempo andato in due blog sul portale di Libero (che non ho cancellato nonostante li ritenga finiti). Per ragioni ogni volta diverse ho voglia di sentire l'eco di quel passato, qui.

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Cara, amica mia cara,
ciò che riceverai sono oggetti da riempire, come lo è la vita d'altronde. Riempire con le tue scintille di bellezza che assomigliano un po' alle mie - altrimenti perché saremmo amici? continua

infiniti cristalli, brandelli di trasparenze raccolti ai bordi di un'anima fragile, se frugo in me non trovo che questo: frammenti di aria.

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