Qui le più fragili mie foglie, eppure quelle che dureranno più a lungo,
Qui velo e celo i miei pensieri che non mi piace rivelare,
Eppure essi mi rivelano più di ogni altra mia poesia.



Walt Whitman

UnderConstruction



Quando ho mangiato bene mi informo sul destino degli altri.

(pagina CulinAria, che non è una roba porno, ve lo dico:)

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lunedì 13 maggio 2013

Ciciri e Tria: six is megl' che uan

Premessa
Questo post è anomalo. Per due ragioni.
Una  perché è lungo, lunghissimo (Piero non ridere, guarda che ti vedo! ti giuro che in questo blog sono sintetica, poco sintattica e molto accapodista, cioé scrivo quasi sempre con gli accapo e un rigo sì e uno no, così il minipensiero sembra più grande). E poi, per la prima volta, parlo un po' di me, di cose vere :).
La seconda è che è un post culinario (ecco, post culinario mi fa meno ridere di pagina culinaria, per esempio. che poi sarebbe quella linkata qui su)
Quest'ultima anomalia credo non dispiaccia a nessuno, quindi non mi preoccupo.
Per ovviare alla prima invece, ho previsto una sintesi (cioè basta omettere di leggere l'omissis e andare direttamente al cuore del post)  ed una estrema sintesi a fondo pagina, subito sopra le foto,  decidete voi che fare, non si dica che non vado incontro alle esigenze temporali dei miei lettori!
Fine premessa.

Omissis (eventuale)
Tutti, chi più chi meno, hanno dei tabù, dei complessi, delle idiosincrasie. Io, per tantissimi anni, ho avuto un'avversione invalidante verso i dolci, cioè, verso la fattura dei dolci, cioè non la loro fatturazione ma verso la loro....insomma, fino a 5 anni fa non avevo mai fatto un dolce in vita mia,  né giammai avevo intenzione di farne. Tanto che avevo chiesto a chi mi vuole bene "mi raccomando, se mai un giorno dovessi cucinare un dolce, anche mignon, una briciola, un odore di dolce,  significa che sono proprio arrivata alla frutta (eccerto!), che sono fuori, che non ci sto più con la testa, che sono esaurita, che sono impazzita...insomma, è sicuramente sintomo di qualcosa di grave che mi accade, ricoveratemi!".
Poi 5 anni fa, dopo tantissimi anni in cui avevo lottato col tempo, fra lavoro, casa, famiglia, sport, passioni varie, rimango improvvisamente senza lavoro. E ci rimango, senza lavoro, più o meno 3 anni. All'improvviso mi ritrovo con un sacco di tempo a disposizione (per dire, in realtà il tempo ha l'incredibile capacità di spandersi e riempire tutti gli spazi temporali, anche quelli vuoti, sicché in effetti non ne rimane mai, in ogni caso, lavoro o non. Questa segnatevela, mi raccomando).
Comunque, quando una non lavora, sembra che si rigiri i pollici tra le mani o che si gratti la panza tutto il giorno, e qualcuno si sente in diritto di dare dei consigli su come occupare questo tempo (allora non avevo ancora formulato la massima teoria tempospaziale di cui sopra, e quindi quel qualcuno non s'era segnato niente). Quindi, Qualcuno, una bambina bionda dagli occhi verdi, bella come il sole e furba come volpe, mi dice: mamma, ora che hai tempo, che dici se mi fai un dolce?, una roba semplice semplice, chessò, per esempio il rotolo alla nutella che faceva sempre la vicina di casa che ci faceva schiattare con i profumi dei dolci che faceva ogni giorno, lei, e che salivano su per le scale quando abitavamo nell'altra casa, e io pensavo: peccato che la mia mamma non abbia il tempo di farli pure lei.... però lo so mamma che è un tuo tabù, un complesso, una diosiacchesia, quindi non insisto.....un rotolino alla nutella.....facile facile.....però se non te la senti non insisto mamma, anche se non sai fare i dolci e io per anni ho sofferto le pene dell'inferno a sentire il profumo dei dolci venire dal piano di sotto.... e poi qui nella nuova casa in effetti non c'è il piano di sotto e non arrivano più neppure i profumi, e io soffro le pene dell'inferno a immaginarli, però fa niente.
eh, lo so lo so, una serpe, altro che volpe!
E così, dopo giorni e giorni di lotta intestina fra me e me stessa e me medesima e la sottoscritta (sono un condominio, io, cioè noi), telefono alla ex vicina di casa, e mi faccio dare la ricetta. Quando la serp... ehm mia figlia è tornata da scuola e ha aperto la porta ha sentito  il profumo e si è messa a saltare per la gioia, idem mio figlio qualche minuto dopo (non proprio idem, lui  non saltava, e non urlava, e non piangeva, troppo faticoso,  ha detto "ah", sollevando entrambe le sopracciglia,  era felicissimo)
E' stato l'inizio.
Ora sono fatturadeidolcidipendente. Se non faccio almeno una roba dolce al giorno vado in crisi d'astinenza, a fine giornata, se non ho fatto niente che contenga almeno 100 gr. di zucchero,  mi viene l'orticaria, la nausea e l'ansia. Per non dire se mi accorgo, alle 11 di sera,  che ho finito le uova o lo zucchero o la farina! Oddiocomefacciotuttinegozichiusi! Mi vengono crisi tonico-cloniche, penso che oddiocomefacciosenzauovazuccherofarina (che alle 11 di sera cosa ci vuoi fare, che sei già quasi nella prima fase rem, al più te lo sogni, di fare un dolce), una notte ho telefonato a mia madre, che mi ha risposto spaventatissima, che succede che succede? niente mà, volevo solo sapere se hai delle uova... (silenzio) anche solo un paio...(...) ce l'hai per caso??? ....................... sì ce l'ho, dormono pure loro però...... ah sì, scusa mà,  era per sapere, buonanotte eh?
E così, dato fondo alle ricette delle vicine di casa, della mamma le zie le cugine fino al terzo grado, esaurite tutte le ricette di tutte le riviste di cucina accumulate in 27 anni di onorato servizio in cucina e le cui pagine dolci erano state scientemente ignorate negli anni antidolci, ho cominciato a guglare. Una discesa all'inferno. Provate a digitare una ricetta qualsiasi, anche la più semplice, la marmellata, solo 2 ingredienti frutta e zucchero. 1.258.743 risultati, tutte ricette diverse,  tutte che si autoproclamano le migliori. Roba da gettarsi dal 10mo piano di un silos. Finivo per leggerle tutte ed elaborare la mia personalissima 1.258.744esima miglior ricetta. Una fatica esagerata, stavo cominciando a cercare il silos più vicino quando sono approdata da lui. Piero. Disceeee chi è Piero? Come, non sai chi è Ziopiero????  Giuro, non lo sapevo!

Cuore del post 
Piero è un uomo che cucina. Sì, avete letto bene. Lui cucina. Ma non è uno chef, dio ci scampi. Che poi quelli vanno in televisione a dirti che se il risotto alle alghe dell'Alaska equatoriale non lo condisci  con  il pepe celestinorosapallido dell' Afurika Tshipembe, coltivato col metodo di Masanobu Fukuoka, colto solo nel solstizio d'autunno degli anni bimestrali dispari e macinato a mulino a vento, la tua cucina è una cacca. Nono lui è un uomochecucina vero! Cucina piatti fantastici, e sa tutto quello che sa, cioè tutto. Conosce il cibo, sa come metterlo insieme, è una sorta di Cupido degli ingredienti, li vede, li sceglie, li  fa innamorare e li mette insieme, e lo fa così bene che dall'unione di questi cibi nascono dei piatti meravigliosi. Ma non si ferma mica qui. Ennonnò, lui poi ci racconta tutto. Ma proprio tutto, anche i particolari intimi, ci narra. Lui il cibo lo racconta, lo sceneggia, lo rappresenta, tutto condito con un'ironia travolgente e pure in varie lingue! La mia preferita però è la sua, il romano - Moooo so tenuto nbocca finadesso sto cescio e che faccio? Osputo sur più bello? e che dire di  Pure er praticello sciaifatto! Cottutti i fiori!!  aho, famme sape' sitte serve 'nfotografo! che lui è bravissimo pure a fotografare. Lui sa tutto, di tutto, e lo dice in modo così entusiasmante e travolgente che a volte dice cose che io già so ma tanto mi sento in colpa di (già) saperle e tanto le so in modo anonimamente ordinario che me le dimentico apposta solo per il gusto di impararle da lui!
Piero è generosissimo e sempre disponibile,  la sua mail è sempre aperta, sempre pronto a dare consigli, a rispondere a qualunque dubbio, sempre. Ah, lui è pure temutissimo, non è uno che fa complimenti aggratis, dice pane al pane vino al vino e capra alla capra, sinno famo come quelle che ariveno sur blog e te dicheno: brava bella ti adoro ti voglio bene bello il tuo ciambellone, sembra come quello vero!   no, lui ti kazzia proprio! ma solo sitte lo meriti. A me una volta ha fatto un complimento, me lo sono incorniciato!!!!
E lui è un mito, in rete lo conoscono tutti, pure gugle, difatti se clicchi, chessòio, " pizza di solo farro" ti esce fuori lui che ti disceee che aaa pizza je devi menà! e difatti io ci sono finita pure, no a menà aaa pizza, nel suo blog, dico. E mi ci sono attaccata  come una cozza allo scoglio, anche se lui non è nato scoglio :)  (insomma lui è un mito e io il mitile:)
Semplicemente, lo adovo.

Anche perché da  lui ho conosciuto Michela.
Michela è una ragazza spettinata, spettinata in testa e spettinata nelle emozioni , non potevo non innamorarmene subito, io che sono spettinata tutta, nelle risate, nei movimenti e nelle parole . Lei invece con le parole dipinge. E' incantevole il modo in cui coglie il particolare, lo dilata, lo illumina fino a renderlo visibile e naturale, come fosse un intero, ed infine lo sfuma, per illuminare un altro particolare. Lei il cibo lo canta. La sua cucina è poesia che si gusta, si ascolta, si assapora, si immagina, si guarda ed infine si desidera. Dipinge con le parole. Perché le parole per lei sono state un vizio, una dipendenza, un difetto di fabbrica. Uno sciame sempre in movimento in testa. Le inseguivo già da piccola, quando tuffavo il naso nei libri, o quando la sera, al buio nel letto, le parole mi scorrevano inarrestabili e non riuscivo a fermarle. Avevo sempre un pensiero da trattenere mentre il sonno, alla fine, mi vinceva sovrano. Le parole sono state viaggi. Appunti su quaderni. Macchie d'inchiostro disordinate. Una parola mi sembrava più bella di un'altra, un suono migliore di un altro. Ho scritto parole su scontrini, strappi di cartone, volantini: ferma al semaforo, seduta e disciplinata durante una fila dal dottore. C'è stato sempre nella mia vita un momento che sfuggiva e io che ne prendevo appunti: una canzone passata alla radio, i versi di una poesia recitata, uno stralcio di un film.  E la mia mente annota. Annota sempre. Scrivo coi pensieri altri pensieri .

Dipinge le sue emozioni spettinate e il suo amore per la cucina. Ama il pane, e le farine, e impastare con le mani.

Ho impastato quindi, maneggiando queste farine così profumate. L'impasto già da crudo profumava di fieno e di sole. Non vi dico invece quando il pane era in cottura, con questo profumo sparso in aria, accompagnato da una luce bellissima che veniva da fuori e che invadeva la cucina, da una giornata tersa, soleggiata e freddissima. Sfornare questo pane è stato meraviglioso. Tagliarlo e assaggiarlo, più tardi, è stato una gioia. Poi l'ho riposto in un sacchetto del pane, di quelli di carta, e l'ho appoggiato su un ripiano della cucina. La sera, prima di andare a dormire, ho bevuto il mio solito bicchiere d'acqua e passando ho rivisto il sacchetto. Ho avvicinato il naso e attraverso la busta di carta si sentiva prepotente quel profumo. 
Ho sorriso. 
Sì sì, sa proprio di fieno e di sole. 

Lei ama il cioccolato! come non amare una ragazza che ama il cioccolato come lo ama lei?

Il cioccolato siete voi a sceglierlo. Voi, la vostra lingua, le vostre papille, i vostri sensi. E quindi per questo la scelta sarà assolutamente soggettiva. Quel sabato pomeriggio, in totale solitudine, ho scartato le mie cinque cioccolate.(...)
Il quarto senso che si coinvolge è l'udito, forse quello che mi ha entusiasmata di più. Si spezza la cioccolata. Sembra una cosa da niente, ma non lo è. Perché ogni cioccolata emetterà un suono diverso, quello snap che da una vertigine, almeno a chi come me ama i suoni. Io li ho anche registrati e le loro differenze sono incredibili! 
Il quinto e ultimo senso coinvolto è, ovviamente, il gusto. Questa è la parte che dura di più e forse un po' più meticolosa. Non si mangia! Non si mastica! Si fa sciogliere, semplicemente. La cioccolata nella vostra bocca si scioglierà, farà rumore e sapore insieme, e a questo sapore potrete unire le sensazioni che avete avuto guardandola, toccandola, annusandola e spezzandola. 

Insomma, lei è una che ama toccare, annusare, guardare, sentire. Leggo lei e tocco, annuso, guardo, sento. E mi attacco al suo blog come una cozza allo scoglio :)
Io, semplicemente, la adovo.


Bene! il post è in dirittura d'arrivo! per i pochi superstiti che sono arrivati fin qui,
in estrema sintesi 
svelo finalmente il senso di questo post! Che è un post a 6 mani. Cioè abbiamo cucinato insieme, ognuno nella propria cucina, lo stesso piatto, ognuno con le proprie due mani. Un piatto salentino, dedicato a me (tanto lo so, che lo hanno voluto fare per me, la  cozza attaccata ai loro scogli :), un piatto che facevamo per la prima volta tutt'e tre, anch'io, che lo avevo visto fare tante volte dalla mia mamma e che mi sembrava il piatto più buono del mondo, dove s'è vista mai la pasta che fa scrcccci scrccci? eccola, qui sotto!



Cosa? Vi aspettavate un dolce? e perché mai? :)
no, è una pasta meravigliosa, se volete sapere come si fa io vi consiglio di andare a leggere
il post di Michela, che sarà senza dubbio più convincente del mio
e quello di Piero, che sarà senza dubbio più divertente

Se invece avete lo spirito del martire, e dopo aver letto tutto ed essere sopravvissuti, volete anche sapere come ho fatto io la mia Ciciri e Tria e volete vedere anche le loro foto cliccate qua sotto (come? avevo detto che il post era finito? ho barato per non spaventarvi troppo:), quindi


CICIRI E TRIA (consiglio vivamente di cliccare sulle immagini)

Non sono una food-blogger e non sono brava a scrivere ricette, così vi copioincollo un estratto delle mail che ci siamo scambiati Piero, Michela ed io.

Piero ha sangue salentino che je scorre nelle vene, così ha chiesto allu sangu buenu comu se facenu li ciciri e tria
"Ho sentito mia zia.
Questa la sua versione, che poi è la stessa che faceva mia madre, vabbe', erano sorelle, ed è la stessa che faceva mia nonna, vabbe, hanno imparato da lei, era la madre, che poi è la stessa che faceva...vabbe', avete capito, no? E' inutile che vado avanti coll'albero genialogggico.
A riScetta è questa. Punto.
Se fa a pasta, tajatelle con grano duro e acqua. Gniente OVO!
Se fanno li cesci come ve pare (rosmarino eccetera)
Una parte delle tagliatelle si friggono in una pedella bassa (aglio in camicia)
L'altra si lessano.
Alla fine si catafotte tutto in un ciotolone, olio di frittura compreso!
Ecco, qui so che tutti inorridiscono, ma se fanno così. Mia madre le faceva così, mia nonna le faceva così, mia...ok ok ok ok (anzi occhei, occhei occhei!)"

Anche lui le ha fatte così, e il risultato lo vedete qui affianco.


Io, invece,
" Ho parlato anch'io con la mamma.
allora. qui molto gioca sulle piccole variazioni personali, tanto pe cambià :)
in realtà il piatto non è altro che tagliatelle fatte in casa, la tria, detta così per differenziarla da quella all'uovo. la tria è farina di grano duro e acqua. *
Intanto, vi dico come tratto io i ceci (uguale alle fave secche, solo che alle fave aggiungo anche un paio di patate piccole)
si lavano, si mettono a bagno la sera.
il giorno dopo
faccio un brodo con qualche pomodoro, uno scalogno (oppure mezza cipolla e uno spicchio d'aglio), pepe in grani, alloro, sedano (pochissimo, sennò copre tutto) e rosmarino, poco anche questo, e niente sale. Quando le verdure si sono cotte un po', colo il brodo, ficco le verdure in un ovetto da tè oppure in un sacchetto di garza, e rificco in brodo, insieme ai ceci. e qui ognuno cuoce come gli aggrada. io di solito li faccio di domenica, nella pignata (pentola di coccio) schiaffata dentro al camino :). ma mo fa caldo, cuocio nella pignata sul fuoco più piccolo del gas al minimo, e lascio andare. ogni tanto mi ricordo e giro :).
quando o ceci sono cotti aggiungo il sale e lascio riposare un po'.
tornando alla tria e ciciri
in una padella antiaderente faccio soffriggere (poco) uno spicchio d'aglio in un po' d'olio e procedo col resto, così nel frattempo l'olio si insaporisce (questa è una prassi che uso sempre, anche senza friggere. con diverse ore d'anticipo metto l'aglio nell'olio, così si insaporisce bene bene).
poi, finalmente ecco cosa dice la mamma :)
mettere su l'acqua per lessare la pasta, se il brodo  è avanzato parecchio si può aggiungere all'acqua
(non tutto). nel frattempo, friggere parte della pasta, circa un terzo, in olio evo. e mettere da parte.
riprendere la padella con l'aglio, togliere lo spicchio e aggiungerre un mestolo di ceci e brodo, e andare di minipimer, così si crea un po' di cremina, e far insaporire nell'olio&cremina il resto dei ceci (volendo, si può aggiungere del peperoncino).
poi  si aggiunge la pasta lessata e quasi tutta quella fritta, si manteca, se serve un mestolo di acqua di cottura della pasta,  si aggiunge abbondante pepe a mulinello, si impiatta e si abbellisce con le ultime tagliatelle fritte rimaste.
qualcuno usa il basilico, mia madre non l'ha mai usato e credo non lo userò neppure io, per quanto lo adori, ma con i ceci non ce lo vedo.
la pasta, invece, è facile facile, voi lo sapete :)))))
le dosi non saprei, mia madre ne ha sempre fatte tanta, pasta, come tutti qui al sud :) non so rapportare alle dosi dei comuni mortali. forse mezzo chilo di farina per 4 persone? che dite?
ah, mia madre aggiunge un po' di farina doppio zero, poca però.
basci tanti!
ps. QUOTO IL CATAFOTTE!!! :))))"


Michela, invece, zitta zitta senza dire niente, come al solito si è messa con le mani nella pasta, ed è venuta la meraviglia che vedete qui affianco
e ha scritto così

"Buonissima! Ottima. L'ho fatta per me e per i miei. Mia mamma è impazzita per le tagliatelle fritte :D 
Piatto semplice, piatto che sa di casa. 
Qui da me si sono sempre mangiati molti ceci. Mia nonna li faceva a minestra, sempre con pasta acqua e farina. I miei nonni erano contadini e mangiavano molti piatti di estrazione più povera. Mangiare i ceci mi fa pensare a loro :') 
Ps: non tralasciamo il particolare che i ceci usati per questo piatto sono ceci coltivati da mia madre :')"
Sta ragazza io la amo, lei e tutta la sua famiglia!



















 in questo link potete leggere le origini di questo piatto semplice ma buonissimo

FINE DEL POST!! GIURO!!! 

:)

 


* La parola "trìa" deriva dalla parola araba (itryah che significa "focaccia tagliata a strisce"), nel Salento identifica la tagliatella di farina e acqua senza uovo.









51 commenti:

  1. Io sto piangendo. Ma le mie sono lacrime belle, quelle che le bevi sorridendo. Quelle che ti escono così, un pò impertinenti, un pò spettinate pure loro.
    Io credo che nessuno abbia mai parlato di me in questo modo. Mi hai fatto venire i brividi da tutte le parti e mi hai emozionata, avvinta alle tue parole.
    Fare insieme è stato bellissimo...un'esperienza da riprovare.

    Sei stata la regina di questa preparazione...mi spiace di non renderti giustizia col mio post come hai fatto tu con me, con noi.

    Sei uno spettacolo Tamà!

    Grazie di cuore, ma grazie veramente :')

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    1. Fare insieme , quanto bello! mi immagino, come sarebbe stare nella stessa cucina! t'avverto però, e sono certa mi crederai, faccio casino pure in cucina :)))))))
      Il tuo post è bellissimo, non avrei potuto desiderarne uno diverso, è pieno d'amore!
      come già scrissi una volta, "io non ho la luce ma ho il riflesso", e tutto lo spettacolo che vedi è la tua bellezza che si riflette in me :)
      Grazie piccola!

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    2. Sei la cozza attaccata al mio scoglio, la più bella che io abbia mai avuto :')

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  2. Tamaraaaaaaa!!!!!
    Io mi ci sono persa in questo post... ne sono rimasta letteralmente incantata e, mentre leggevo il tuo scrivere, le corde del mie cuore sono state pizzicate a tal punto da farmi uscire le lacrime dalle risate e dall'emozione!!!!
    E' come se ti avessi avuta qui davanti..., miè sembrato di vederti mentre prepari il tuo primo dolce, mentre chiami la tua vicina per la ricetta, mentre guardi i tuoi figli che fanno salti di gioia per il dolce preparato dalla loro mamma!!!!
    E quanto sono vere le cose che hai detto di Piero e di Michi... non potevi descriverli meglio!!!!
    Tamara carissima, tu non puoi più non avere il uo blog culinario, non puoi privarci della poesia delle tue parole, non puoi più privarci della tua allegria e non puoi più privarci delle tue realizzazioni culinarie!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Lo sai, quando mi emoziono le parole poi mi finiscono e... per ora non ne ho più!!!!
    Grazie per questa tua condivisione così spassionatamente appassionata!

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    Risposte
    1. confessa....confessa! che sei caduta dalla sedia!!! ahahahahah! finita stesa sul pavimento a ridere e piangere insieme :))))
      ché io già lo so, senza che tu lo dica!!!
      (fra tarantolate ci si riconosce:))))
      Quanto al blog culinario, Maya è addirittura andata in chiesa per chiedere il miracolo :)))), ma non ce la posso proprio fare! e poi se ne apro uno io, non avrò il tempo di andar per cucine altrui, a farmi pizzicare dai miei ragni preferiti!
      pensavo che magari potremmo aprire un condominio......uhm...questa mi sembra un'ideona! pensiamoci!
      "condominio Pierello", e postiamo quando possibile, noi nonfoodblogger. pensaci mia cara, pensaci!

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    2. Ma quanto mi conosci???? :))))))
      Mi fa piacere che anche Maya sia della stessa idea circa il tuo blog... però anche l'idea del "Condominio Pierello", mi piace assai!!!!
      Bacio grandissimo!!!! e a più tardi per il caffè se ci sei!!!!

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  3. Ho appena letto anche il commento di Michela...
    Hai visto???? Le tue due prime lettrici in lacrime...
    ahahahahahahahahahahahahahahaha!!

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    Risposte
    1. az....... la mia cucina fa piangere!!!!

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    2. @Tamara: si, la tua cucina fa piangere di emozione e di allegria!!!! :)))))

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  4. Quando rimango 3 minuti davanti al riquadro bianco "Inserisci commento" vuol dire che il post mi ha lasciato letteralmente senza parole...

    Da dove iniziare...?

    Facciamo così: oggi inizio direttamente dalla fine: GRAZIE, DI CUORE.

    E' stato bello scoprire un pezzo di te nell'Omissis...
    E' stato bello scoprire un pezzo di noi attraverso le tue descrizioni...
    E' stato bello scoprire le nostre realizzazioni...
    E' stato bello.

    :)))))

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    1. così non vale.... mi hai fatto commuovere

      grazie, infinite, a te. forse un giorno ti dirò, perché :)

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  5. Ciao Tamara,
    oggi non posso leggere e scappare.
    Oggi DEVO commentare e prendermi il tempo per farlo.
    Ero dallo ZioPiero (come sempre)e da lì sono giunta a te.
    A te che sei un altro regalo dello Zio, così come Michela,come Guadalupe,come Maya, come...mi fermo,la lista dei suoi regali è così lunga...!
    Hai pubblicato un post meraviglioso, la cui lettura fa tanto bene al cuore.
    Mi è servito a conoscerti meglio e a confermare ciò che di te avevo già intuito:
    Sei Bella, Tamara!


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    Risposte
    1. e oggi il regalo me lo hai fatto tu, venendo a trovarmi qui!!
      Grazie Rosalba, Rosalba bella!
      Pensa anche tu al condominio Pierello, m'è venuto in mente pochi minuti fa, nel commento ad Emmettì, e già mi dimeno al pensiero :))) fra un po' comincio a saltare e cominceranno a prudermi le mani! se aprissimo un blog corale, non avremmo lo stress del post quotidiano, e posteremmo una tantum quando possibile! dai daidaidai!
      Ti abbraccio forte e grazie!

      Elimina
  6. Uahhhhh che bel post! Non me ne vogliano lo Zio e Michela ma hai scritto un post stra-bello!! Mi è piaciuto scoprire qualcosa in più dello Zio e della Michela, come diciamo noi al nord (aggiungiamo sempre l'articolo davanti al nome) e ho potuto conoscere anche te. Ti incrocio nei commenti (sempre da "loro") e mi è piaciuto conoscerti un pochino meglio.
    La ricetta? bella, la conosco perchè anche io sono di origini pugliesi, venuta su a pasta e pane fatto in casa.
    Grazie per la bella emozione ;)

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    Risposte
    1. Terry ma che bello vederti qui! Anch'io ti incrocio spesso da Piero, e spesso vengo anche a leggerti nel tuo blog. Purtroppo ho pochissimo tempo da dedicare a questo pazzo mondo virtuale e così non riesco neppure a lasciare un sorriso! Così mi sono piazzata nella cucina da Piero, e di Michela, dove passa il fior fiore delle foodblogger del web, come dice benissimo Rosalba, ognuna dei regali.
      Alla fine, leggerti da lui è come incontrare una persona ogni giorno al bar, la riconosci, magari le sorridi da lontano proprio per quell'incontrarsi ogni giorno, e ogni giorno che passa quella persona la conosci, anche se non ci hai mai parlato :)
      anche qui, nel Salento, l'articolo prima del nome è d'obbligo, semmai ci sembra strano che non si usi, vero? :)
      Grazie, grazie a te Terry!

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    2. Ma dai! Mi fa piacere che passi a trovarmi nel mio "salottino" come lo chiamo io. Anche io ti ho letto spesso da loro ... hai ragione è come incontrare delle persone al bar tutti i giorni e scambiare due parole. Mi piace questa cosa. Che bello, tu abiti nel Salento? Io adoro la Puglia, secondo me un gioiello della nostra Italia. Bisognerebbe valorizzarla un pochino di più, secondo me. Un bacione mia cara, adesso che abbiamo spezzato il ghiaccio, vorrà dire che ogni tanto un salutino te lo vengo a fare io ;) se tu hai poco tempo ...

      Elimina
    3. sìsì, sono salentina doc :) e concordo appieno sul fatto che bisognerebbe valorizzare questa terra meravigliosa.
      buona giornata, ora vengo a salutarti!

      Elimina
  7. @Piero: come ti capisco quando dici di rimanere con lo sguardo fisso nel riquadro dell'inserisci commento!!!!!
    E anche il tuo commento di preziosa e profonda bellezza...!

    @Rosalba: insomma, stamattina le lacrime non smettono più...! Il fatto che tu continui a chiamarmi con il nome con cui mi hai conosciuta...; il fatto che mi consideri un regalo dello Zio...! Quanto è grande il tuo cuore!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!? :))))
    Grazie Tamara per lo spazio che lasci a disposizione per dialogare con un'altra splendida Creatura!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E ti pare??? ho pure lavato i piatti di ieri sera e passato l'aspirapolvere, per accogliervi come si deve :)
      però la colazione rimane da Piero eh? non crederà di scamparla, oggi :)

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    2. Sciocchina,
      toh, prendi il fazzoletto e asciugati le lacrime...stai allagando 3 blog (Piero, Michela, Tamara)! :)))
      Ti senti meglio?
      Posso lasciarti?
      Ridammi il fazzoletto và che adesso ho io da piangere con tutto quello che ho da fareee:(((
      Non aspettarmi alla pausa caffè che oggi già fatto brunch!
      Una tisana prima di andare a dormire...?

      Elimina
    3. @Tamara: scuoto la testa e penso a quanto sei incredibilmente fantastica!!!!

      @Rosalba: dai, mi hai strappato un sorriso...! Si, puoi lasciarmi ma la tisana di stasera prima di andare a dormire... ci sta tutta!!!! Dobbiamo solo scegliere su quale salotto gustarcela o, viste le emozioni del giorno, faremo un pò di qua e un pò di là con il permesso dei rispettivi padroni padroni di casa!!!!
      Il fazzoletto me lo tengo ancora un pò e... per le tue cose da fare, vedrai che riuscirai a sbrigarle tutte ;)

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    4. Ciao Maria Teresa cara!! visto che ti incrocio qui ti lascio un saluto qui!

      ps. sto facendo i buondì ;)

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    5. Ciao Terry!! Ma che carina che sei a salutarmi anche qui!!! Ora passo a trovarti:)))))))))))

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  8. Ziatam questo post è bellissimo. Le tue parole sono estremamente toccanti e sopratutto vere, sincere. Da quel poco che ti conosco hai dimostrato di essere una persona meravigliosa con me e con tutti. E tu vorresti ancora non fare un blog culi..nario?? é stato bellissimo leggere questo post, oltre ovviamente divertentissimo (anche se nella descrizione dello chef ti sei dimenticata la vaniglia di bourbon :)))) ah ah ah). Grazie ZiaTam..sei UNICA!

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    Risposte
    1. ahahahahah vero, ho dimenticato la vaniglia :))))))
      grazie Mayabella, lo sai, tu e il tuo meraviglioso bambino siete nel mio cuore (oltre che nel mio progamma Gimp:))))))))))))))
      ps. hai aperto il link del complimento incorniciato? :)))))

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    2. oddio sii. sei troppo forte. solo che ora ci hai lasciato la curiosità di vedere l'opera. Detto dal temutissimo è davvero da incorniciare! :-)

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  9. Siete proprio una bella squadra voi tre!!!!
    Complimentissimi per la passione con cui hai fatto questo piatto e con cui hai scritto il post..... Mi piace un sacco la griglia di pasta fritta che racchiude l'altra pasta....molto chic!!!!
    Complimenti....

    Un abbraccio e buona settimana
    monica

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    1. uhhhh! grazie!
      e per aver avuto la pazienza di leggere il post, meriti un sorriso a tuttidenti (non mi ricordo quanti ne ho, forse 32:))))
      e per la griglia! l'hai notata, grazie davvero! l'ho ritagliata con la losanghiera, quell'aggeggino che si usa per le crostate, l'ho racchiusa in un foglio di carta forno, chiusa a ghiera e fritta! e poi, magnata :)
      grazie davvero, e buona settimana a te! (verrò presto a trovarvi tutte, questa è una settimana di fuoco!)

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    2. Che inventiva!!!! Mi domandavo come avessi fatto a darle la forma!!!!
      Davvero molto ingegnosa....ho anch'io quell'aggeggino per le losanghe...
      mi piace un sacco....anche se in realtà l'ho usato pochissime volte :P!!!!!!

      Baci

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    3. ah dimenticavo! poi ho fritto con tutta la carta eh? come si fa con le zeppole, poi la carta viene via da sé :)
      e io quell'aggeggino l'ho "conosciuto" da Michela, ma quanto mi piace questa catena di condivisione, che tanto ci arricchisce! tanto ma tanto! un bacione!

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  10. :)

    la tua bimbabella ha gli occhi verdi? :) ricordi la tazzalatte di colore verde di qualche tempo fa :) un semplice pensiero che si e' rivelato ancor di piu' una dedica e un augurio per lei :)

    queste ricette (anzi, ciceri-story) sono molto belle, raccontano ingredienti che, grazie alla vostra passione, si abbinano molto bene dando vita a piatti completi come quello che avete preparato :)

    A proposito di ricette, anche se non c'entra con il piatto descritto nel post, a  me viene in mente la "frisaalpomodoro" :) di grano o di orzo ... quella vera, con i pomodori da aprire con le mani ... un pizzico di sale, olio quanto basta o un po' di piu' :))) magari abbinata ad un vino bianco fresco  ... il tutto condito da peperoncini rossi rossi ... ecco :)))))
    Buona notte, buon riposo 






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    1. e me la ricordo sì :)) grazie ancora, per i tuoi pensieri, sei sempre così attento e dolce
      ma torniamo alle cose mangerecce! mmmmmm i peperoncini ripieni al tonno sott'olio! e i pomodori secchi, sott'olio pure quelli. il nostro olio meraviglioso, e le cozze allampa(nate:))) e.... oddio basta! mi sono appena messa a dieta! (ma non smetto di cucinare, sennò mi vengono le crisi tonico-cloniche :)
      buongiorno caro, dolce giornata!

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  11. Arrivo qui da te grazie a Michela. Mi piace molto il racconto sulla reticenza verso i dolci e mi piace la definizione che dai di lei. Io una volta le ho detto che era una meravigliosa fotografa di sentimenti, per la sua dote di cogliere anche senza conoscere personalmente certe sfumature del carattere di ognuno.
    Da oggi ti seguo con piacere.
    Ellen

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    1. Vero? che è speciale la nostra Michi? ti si fionda dritta nel cuore :)
      E ora vengo a trovarti!
      (grazie, Ellen:)

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    2. @Elle, sei troppo dolce...grazie! Lo sai che "fotografa di sentimenti" nella mia vita me l'hai detto solo tu <3

      @Tam, <3

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  12. Bellissimo il tuo post! Letto tutto, senza saltare né omissis né niente... tutto tutto tutto! Sentivo che avrei perso troppo andando solo direttamente al "cuore".
    Bello e coinvolgente il post, e ancora di più la ricetta. Non ho mai mangiato ciciri e tria e m'intriga tantissimo. Chissà, forse dopo questo post, la voglia di provare a farli mi farà vincere per un po' il mio naturale rifiuto di friggere. Cavolo! dopotutto si tratta di friggere solo una mangiata di tagliatelle, mica una vagonata di supplì! Sì sì, forse riuscirò a superare...
    Grazie per l'invito alla lettura... sono felice che alla fine il tuo ditino abbia pigiato quell'"Invia" ;-)
    Baci! :-*

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    1. e lo sapevo io! che t'avrebbe intrigato ciciri e tria! e solo questo m'ha dato il coraggio di premere quell'invio :)
      quanto alla frittura, anch'io l'avverso, ma, credimi, il bello di questo piatto è proprio lo scricchiolìo sotto i denti, e il gusto della frittura di olio rigorosamente evo. poche tagliatelle fritte nel piatto ci stanno dai. e mi raccomando anche la cremina, quella pure d'un buono! confesso che io poi ci ho fatto la scarpetta :)
      GRAZIE cara! baci a te!

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  13. Non potevo mica mancare..quando l'arte si sposta in cucina..tutto diventa un concerto di profumi e sapori.. i miei complimenti
    e il mio abbraccio sempre forte
    Mauriziop

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    1. e no che non potevi mancare! tu, che mi segui in tutti i miei voli pindarici e (simil)lirici, non potevi mangare a questo banchetto!
      siediti accanto a me!
      ti abbraccio Maurizio, ricambio, sempre, sempre, sempre. Grazie caro.

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  14. E' un sincero onore sedermi al tuo fianco. Non finiorò mai di ringraziarti.
    Maurizio

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  15. questo post è splendido! e poi ora ho tre ricette per provare ciciri e tria, mi ispira da sempre ma non l'ho mai assaggiato :)
    a presto!

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    1. Wow! son contenta! devi farlo questo piatto, ho letto che ami i ceci e quindi devi proprio! è un piatto molto semplice, che però, come ogni piatto, ha bisogno di qualche attenzione per avere il gusto perfetto. Io trovo irresistibile la cremina (parte dei ceci minipimerati), il rosmarino fesco (oltre a quello che metto nel brodo dei ceci) nel piatto, lo spessore della pasta più che la larghezza (non deve essere una tagliatella troppo sottile), il pepe a mulinello e un filo d'olio evo crudo. E, ovviamente, l'abbondanza di "frizzuli" i riccioli di pasta fritta (in olio evo mi raccomando!). E sei li fai, lo saprò, vengo subito ad aggiungerti alle mie letture! Grazie Valentine

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    2. Grazie per questi preziosi consigli, li preparerò tenendo questo post come memorandum :)

      Sai, quando passo da qui mi viene in mente quella canzone che fa "noi cerchiamo la bellezza ovunque...", io la trovo qui.

      A presto!

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    3. Valentine.... e tu mi fai commuovere così :)
      grazie, e a prestissimo!

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  16. Questo piatto è , a dir poco, intrigante -:)))

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    1. Guglielmo! Vero? :))))) lo devi provare, lasciati intrigare dai!

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  17. La scelta della qualità è alla base di ogni acquisto intelligente. Scegli anche tu i pomodorini pizzicati alla salentina. Vai su http://www.vitalbios.com/A/MTQ2NDA0MDc4NCwwMTAwMDAxMixwb21vZG9yaW5pLXBpenppY2F0aS1hbGxhLXNhbGVudGluYS0xODBnLmh0bWwsMjAxNjA2MjAsb2s=

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  18. Hola, FrammentAria:

    Te invito a participar como poeta en Poesía de mujeres.

    Si aceptas serías publicada en italiano y yo buscaría un traductor para que tu texto también sea publicado en español.

    Escríbeme aquí:

    anmuel52@gmail.com

    Muchas gracias
    Abrazos y enhorabuena por tu bella obra
    Ana

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  19. Ciao, FrammentAria:

    Ti invito a partecipare come poeta in Poesia di donne.

    Poesía de mujeres

    http://www.poesiademujeres.com

    Se Accetti saresti pubblicata in italiano e io cercherebbe un traduttore affinché il tuo testo anche sia pubblicato in spagnolo.

    Scrivere qui:

    anmuel52@gmail.com

    Molte grazie
    Abbracci e enhorabuena per la tua bella opera
    Ana Muela Sopeña

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nota

I post etichettati col tag "echi" sono ritorni di parole, ripubblicazioni di pensieri posati nel tempo andato in due blog sul portale di Libero (che non ho cancellato nonostante li ritenga finiti). Per ragioni ogni volta diverse ho voglia di sentire l'eco di quel passato, qui.

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Cara, amica mia cara,
ciò che riceverai sono oggetti da riempire, come lo è la vita d'altronde. Riempire con le tue scintille di bellezza che assomigliano un po' alle mie - altrimenti perché saremmo amici? continua

infiniti cristalli, brandelli di trasparenze raccolti ai bordi di un'anima fragile, se frugo in me non trovo che questo: frammenti di aria.

passato prossimo

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