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Dì, come mi spiegherai
la gioia di questa sera,
se non sappiamo perchéfu, né come, né di cosa
è stata,
se è pura gioia di nulla?
Così distaccatamente
come io ti stavo e mi stavi
guardando, più che guardarti,i miei sguardi ti sognavano,
e mi sognavano i tuoi.
Vagavano senza meta,
né goffaggine, carezze!
Lunghi piaceri avviati,
carezze non terminate,
come non sapendo ancora
in quale punto dei corpi
finisce l’accarezzare,
e avremmo preso a cercarlo,
in lento incanto, senza ansia.
Le mani, quel che facevano
in noi non era toccare,
quanto uno scoprire; il tatto
inventava i nostri corpi,
là in piena luce, così
chiari come in piena tenebra,
dove esso soltanto può
vedere i corpi,
con le palme appassionate.
Di questi nulla si è andata
costruendo, indistruttibile,
la nostra gioia, l’amore,
quella sera.
So per questo che sebbenenon fosse nulla, stanotte,
tu poggi come una guanciasu quel biancore di piume
- cuscino che è stato ali -,
il tuo essere, il tuo ricordo,
tutto, e tutto ti riposa,
su una sera di noi,
e che è nulla, nulla, nulla.
(“Dì, come mi spiegherai “ RAGIONI D’AMORE - Pedro Salinas )
versione integrale e originale su Ladri di Bellezzaimmagine: Pablo Picasso, "The Lovers (Picasso e Fernande) 1904
non la conoscevo , mi piace ;)) Nichi
RispondiEliminaero in attesa di un tuo post... questo testo è bellissimo, mi piace in particolare questa parte "il tatto inventava i nostri corpi, là in piena luce, così chiari come in piena tenebra, dove esso soltanto può vedere i corpi,
RispondiEliminacon le palme appassionate"
descrive in un modo poetico e sensuale un momento di incontro che difficilmente si riesce a rendere a parole... molto molto bello!
grazie per avermelo fatto scoprire
buona domenica
ah si ricordo, quella sera -:)))
RispondiElimina:-) Salinas ce l'hai nel sangue eh...
RispondiEliminaun abbraccio forte mia cara amica.
A presto.
il tatto è il senso più bello.
RispondiElimina"Y tengo que creer,
RispondiEliminaaunque palpitas en lo màs cercano
- sòlo porque tu cuerpo no se ve -
en la vaga ficciòn de estar yo solo"
nell'unico modo in cui è possibile spiegare, senza parole ... senza darsi spiegazione ...
forse rischio di banalizzare i versi che hai riportato, ma mi viene in mente quella persona a cui si chiede cosa piace del/la compagno/a e perchè: e la risposta, quando c'è, rischia di essere quasi ripetitiva, comune a quella che potrebbero dare altri per le proprie esperienze ... ma che trova una "razon" non detta in tutti quegli spasimi distinti, che tutti insieme, infiniti, formano un unico insieme indistinto di due amanti che diventano, abbracciandosi, una persona
ciao :)
le ore passano come le parole che non si lasciano scritte, nel silenzio del ricordo di un mare d'infinita bellezza
RispondiEliminalascio un sorriso...prima o poi riuscirò anche a scrivere :)
RispondiEliminaa presto
Tutto ciò è stupendo.
RispondiEliminaLa tua assenza Aria, logora approdi di mari tempestosi in cerca di sereno cui non vedo orizzonte: aspetterò il tuo sorriso arrivare, aspetterò guardando fin oltre dove lo sguardo può arrivare. Aspetterò.
RispondiEliminaMaurizio