Qui le più fragili mie foglie, eppure quelle che dureranno più a lungo,
Qui velo e celo i miei pensieri che non mi piace rivelare,
Eppure essi mi rivelano più di ogni altra mia poesia.



Walt Whitman

UnderConstruction



Quando ho mangiato bene mi informo sul destino degli altri.

(pagina CulinAria, che non è una roba porno, ve lo dico:)

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

venerdì 4 febbraio 2011

Las estrellas

Las estrellas son copas sobre un mantel.
Alguisen que tira del mantel del cielo y las estrellas se quedan.

Respira ahora,
aspira el hondo perfume de las estrellas.

Le stelle sono dei calici su una tovaglia.
Qualcuno tira la tovaglia del cielo e i calici rimangono.

respira adesso,
aspira il profondo profumo delle stelle.












[frammento tratto da "Quaderno del suggeritore" Juan Andrés García Román, vincitore del premio Ciampi Valigie Rosse]







 











 




19 commenti:

  1. Vidi di stelle i tuoi occhi ai miei
    e ne ebbi dolcezza. Giovane è la notte
    che non regali un sorriso, perche tra tutti i sogni, so che troverò sempre il tuo dolce viso.

    da: Giovane è la notte
    Maurizio

    RispondiElimina
  2. Le stelle nell'imaginario irraggiungibile, ma se ti avvicini e le tocchi rimani inevitabilmente scottato...e allora non ci rimane che contemplare.
    Saluti

    RispondiElimina
  3. :-))) ciao cara Aria ... che stelle stasera!!

    RispondiElimina
  4. Che bella questa immagine! Tiri la tovaglia e per magia i calici dondolano un po' ma poi restano in piedi, pieni del loro liquido lucente. Una splendida magia! Bacio tesoro :)

    RispondiElimina
  5. tirare la tovaglia color cielo per stenderla sull'erba, poggiarsi sopra e, sognando, continuare a pensare ad una stella, unica fra tante ...

    RispondiElimina
  6. provo a respirare profondamente...vediamo che succede. un abbraccio :)

    RispondiElimina
  7. :) lo sai che sei bellissima?
    Un abbraccio

    RispondiElimina
  8. Magnífico y bellisimo poema, no me canso de leerlo. Como se puede conseguir tanta belleza en tan pocas palabras. Un abrazo.

    RispondiElimina
  9. E se l'universo fosse solo un piatto, una portata e noi non potremmo vederne altri?

    RispondiElimina
  10. Sogno mi ha rubato il commento...ma se togli il cielo a cosa restano aggrappate le stelle? ai nostri desideri, ovviamente ;))

    RispondiElimina
  11. Le stelle, almeno quelle rimangono sempre, qualsiasi cosa accada. Buona serata.

    RispondiElimina
  12. che bella immagine evocano le parole, e che belle parole evoca l'immagine! l'idea che qualunque cosa accada, anche che qualcuno strappi via il cielo, le stelle rimangono lì, a farsi respirare.

    come scrivevo al mio amico Valerio, che ha tradotto il poema,
    è una cosa che mi piace fare, pubblicare piccoli frammenti di poesie, forse non è giusto, è come togliere un pezzo a qualcosa no? tipo una ruota ad un treno, una ciocca da una chioma, un calice dalla tovaglia. però a me piace tanto...prendere un pezzettino e farlo brillare di luce propria, renderlo un'altra "cosa", che non ha bisogno di nulla perché sta bene così. poi ci ho abbinato una foto stupenda....secondo me è proprio bello. (posso dire che è bello vero? non sono parole mie e l'immagine non è mia, quindi lo posso dire!). è per questo che ho un blog, non tanto per scrivere sciocchezze (le mie sono solo sciocchezze) ma per dar luce ai pensieri che mi piacciono. e poi che belle reazioni! ognuno guarda quelle stelle e vi legge qualcosa di sé!
    Così, dicevo, al mio amico Valerio.


    Grazie, sempre, per i vostri pensieri, che brillano come stelle profumate in queste pagine mie, vi sorrido :)

    RispondiElimina
  13. In questo mondo di poesia irrompe il prosaico: seriamente qualcuno ha provato a tirare la tovaglia? Ecco...i cocci dei calici,quelli si fan vedere le stelle ;) *real out

    RispondiElimina
  14. difatti ci vuole uno bravo per tirare la tovaglia!!
    piuttosto poi....chi irrompe paga? :))

    RispondiElimina
  15. Uh,il quesito pare arduo quanto la risposta,io mangio al Mc Donald's così è tutto di carta. Anche il cibout.

    RispondiElimina
  16. bella quella foto, ci azzecca proprio...come sempre! :))
    Buonanotte stellina mia! :))

    RispondiElimina
  17. ahhhhhut! ho capito....non ci vuole uno bravo, ma uno furbout!

    Almasirenamia, la foto mi ha ricordato le parole, le parole le ho ricordate leggendo un altro pensiero...è una bella catena d'emozioni! buongiorno ciccia :)

    RispondiElimina

nota

I post etichettati col tag "echi" sono ritorni di parole, ripubblicazioni di pensieri posati nel tempo andato in due blog sul portale di Libero (che non ho cancellato nonostante li ritenga finiti). Per ragioni ogni volta diverse ho voglia di sentire l'eco di quel passato, qui.

altrove

Lettori fissi





Cara, amica mia cara,
ciò che riceverai sono oggetti da riempire, come lo è la vita d'altronde. Riempire con le tue scintille di bellezza che assomigliano un po' alle mie - altrimenti perché saremmo amici? continua

infiniti cristalli, brandelli di trasparenze raccolti ai bordi di un'anima fragile, se frugo in me non trovo che questo: frammenti di aria.

passato prossimo

... .. . ..

. . . . .