Qui le più fragili mie foglie, eppure quelle che dureranno più a lungo,
Qui velo e celo i miei pensieri che non mi piace rivelare,
Eppure essi mi rivelano più di ogni altra mia poesia.



Walt Whitman

UnderConstruction



Quando ho mangiato bene mi informo sul destino degli altri.

(pagina CulinAria, che non è una roba porno, ve lo dico:)

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mercoledì 4 novembre 2009

forse




                ho dormito. o forse no. ho sognato. forse no.






Cammino scalza nel buio freddo e bagnato.


Nel cielo l'assenza complice della luna e delle stelle.



So che c'è una strada.


Non
so
dove


ma
so
che
devo
andare.






Ho freddo, sento aghi nei piedi nudi.

Cammino lenta ma una lieve paura si arrampica al respiro.


I piedi stanchi e il respiro corto indicano che è già passato un po' di tempo.


Mi fanno compagnia i suoni della notte che leniscono l'angoscia che serpeggia lungo le gambe.


Inizia a piovere. gocce lente. affannose. corte. fredde.


I vestiti si incollano alla pelle i movimenti rallentano non sento più niente.


So che c'è una strada.


Non so dove ma so che devo andare.





Aria


5 commenti:

  1. E certo che devi tesoro. C'è sempre una strada, a volte in salita, a volte in discesa, a volte scivolosa di pioggia, a volte profumata di fiori. Ma bisogna percorrerla tutta, senza guardarsi indietro. Bacio C.

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  2. Tu vai... sarà la strada che ti porterà con sé, qualsiasi direzione sarà quella giusta, anche quando difficile, anche quando instabile, perché sarà ed è la tua strada.
    Abbraccio.

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  3. Qualunque sia la strada, portati dentro le persone che ti amano, quelle che ti pensano, quelle che ogni tanto ti abbracciano... :-) (siamo sempre soli, ma mai del tutto)

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  4. E' sempre dolce da te sognare..
    Maurizio

    RispondiElimina
  5. tre Donne, tre amiche, tre abbracci... impossibile aver paura!

    Dolce come guardare i tuoi tramonti, Maurizio

    RispondiElimina

nota

I post etichettati col tag "echi" sono ritorni di parole, ripubblicazioni di pensieri posati nel tempo andato in due blog sul portale di Libero (che non ho cancellato nonostante li ritenga finiti). Per ragioni ogni volta diverse ho voglia di sentire l'eco di quel passato, qui.

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Lettori fissi





Cara, amica mia cara,
ciò che riceverai sono oggetti da riempire, come lo è la vita d'altronde. Riempire con le tue scintille di bellezza che assomigliano un po' alle mie - altrimenti perché saremmo amici? continua

infiniti cristalli, brandelli di trasparenze raccolti ai bordi di un'anima fragile, se frugo in me non trovo che questo: frammenti di aria.

passato prossimo

... .. . ..

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