Qui le più fragili mie foglie, eppure quelle che dureranno più a lungo,
Qui velo e celo i miei pensieri che non mi piace rivelare,
Eppure essi mi rivelano più di ogni altra mia poesia.



Walt Whitman

UnderConstruction



Quando ho mangiato bene mi informo sul destino degli altri.

(pagina CulinAria, che non è una roba porno, ve lo dico:)

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martedì 10 novembre 2009

eco

.


.

Sento mani assetate
di sguardi dentro
i miei ricordi


         Sento passi leggeri
         di pioggia dietro l'uscio
         del tempo

Sento un fruscio lento
bisbigliare di fronde
nell'aria smossa





                  gorgoglio   
         
          fruscio                       
  

                scalpiccio
  

   mormorio


          tramestio...


nembo.
capriccio.
eco.

è passato.


Aria




5 commenti:

  1. ... come sempre chiedo permesso!!!
    ... come sempre trovo la porta socchiusa, piano piano entro, in punta di piedi

    ... è bello ascoltarti anche quando non ci sei.
    F. (grazie)

    RispondiElimina
  2. oh...non puoi sapere quanto piacere mi faccia..ho socchiuso la posrta apposta, perché tu potessi entrarci senza chiedere permesso...

    è bello sapere che mi ascolti.
    (grazie a te, davvero)

    RispondiElimina
  3. ti leggo, ti sento, e sei nei miei pensieri...

    RispondiElimina
  4. So che di parole non ho mani vuote
    ma dei tuoi ricordi..
    solo un alito di vento
    distoglie la notte
    che giovane passa via
    tra la dolcezza della vita mia...

    RispondiElimina
  5. queste parole raccolte dal tuo cuore e l'eco di questa melodia... mi confonde l'anima... per quanto io possa ignorare questi pensieri, lo sai, ci trovo sempre un pezzo di me, fra i tuoi..

    RispondiElimina

nota

I post etichettati col tag "echi" sono ritorni di parole, ripubblicazioni di pensieri posati nel tempo andato in due blog sul portale di Libero (che non ho cancellato nonostante li ritenga finiti). Per ragioni ogni volta diverse ho voglia di sentire l'eco di quel passato, qui.

altrove

Lettori fissi





Cara, amica mia cara,
ciò che riceverai sono oggetti da riempire, come lo è la vita d'altronde. Riempire con le tue scintille di bellezza che assomigliano un po' alle mie - altrimenti perché saremmo amici? continua

infiniti cristalli, brandelli di trasparenze raccolti ai bordi di un'anima fragile, se frugo in me non trovo che questo: frammenti di aria.

passato prossimo

... .. . ..

. . . . .