Qui le più fragili mie foglie, eppure quelle che dureranno più a lungo,
Qui velo e celo i miei pensieri che non mi piace rivelare,
Eppure essi mi rivelano più di ogni altra mia poesia.



Walt Whitman

UnderConstruction



Quando ho mangiato bene mi informo sul destino degli altri.

(pagina CulinAria, che non è una roba porno, ve lo dico:)

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lunedì 9 novembre 2009

E






.

.


Pronuncio il tuo nome,

in questa notte oscura,

e il tuo nome mi suona

più lontano che mai.

E più lontano di tutte le stelle

e più dolente della pioggia quieta.
























(“Se le mie mani potessero disfogliare” Federico García Lorca)






4 commenti:

  1. già... quante volte accade, quanti giorni passati ad ascoltare un suono che ormai sfuma ovunque si volga lo sguardo e la voce; nemmeno l'eco ritorna, nemmeno il ricordo... nemmeno il nulla, a volte...

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  2. ecco, sto aspettando quel nulla. perché quel nome lo sento ancora, sento l'eco di un dolore, a volte. di un fremito, a volte. la sento arrivare e la scaccio via...

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  3. Nel silenzio non so cercarti perche non trovo le parole, e se piove non voleranno neppure i sorrisi come acquiloni che color ti dona cosi come dolcezza appari e luce vola.

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  4. Maurizio.... nel silenzio volo nella tua dolcezze. e nella tua luce... come faccio a ringraziarti? per tutte le parole che mi regali...
    un abbraccio

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nota

I post etichettati col tag "echi" sono ritorni di parole, ripubblicazioni di pensieri posati nel tempo andato in due blog sul portale di Libero (che non ho cancellato nonostante li ritenga finiti). Per ragioni ogni volta diverse ho voglia di sentire l'eco di quel passato, qui.

altrove

Lettori fissi





Cara, amica mia cara,
ciò che riceverai sono oggetti da riempire, come lo è la vita d'altronde. Riempire con le tue scintille di bellezza che assomigliano un po' alle mie - altrimenti perché saremmo amici? continua

infiniti cristalli, brandelli di trasparenze raccolti ai bordi di un'anima fragile, se frugo in me non trovo che questo: frammenti di aria.

passato prossimo

... .. . ..

. . . . .