Qui le più fragili mie foglie, eppure quelle che dureranno più a lungo,
Qui velo e celo i miei pensieri che non mi piace rivelare,
Eppure essi mi rivelano più di ogni altra mia poesia.



Walt Whitman

UnderConstruction



Quando ho mangiato bene mi informo sul destino degli altri.

(pagina CulinAria, che non è una roba porno, ve lo dico:)

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venerdì 3 dicembre 2010

il mio corpo

 eco

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Non ho mai avuto il culto del mio corpo. E' pur vero che vivo intensamente il mio corpo. Attraverso esso. Ho bisogno di toccare, di sentire con le dita la tessitura di un oggetto, le pulsazioni di una pelle, la frescura del mare. Ho bisogno di camminare a piedi nudi, sentire le venature del legno, affondare le dita nella sabbia. Ho bisogno di guardare. Dio! Divoro il mondo con gli occhi. Se guardo un albero lontano cerco di sentire le foglie tra le dita, e sento l'odore della corteccia. E ho bisogno di ascoltare. Quanti pomeriggi d'estate passati ad ascoltare il canto delle cicale nel mio giardino. Non ho il culto del mio corpo. Non mi importa se è bello. Ma è la mia voce. E ho sempre creduto fosse mio. Di più, ho creduto che il mio corpo fossi io. Che io fossi i miei occhi. E il mio sorriso. E le mie mani. Quando il mio corpo si è ammalato sono rimasta allibita. Si è ammalato senza senza avvisarmi. Da sé. Si è lasciato aggredire senza dirmi nulla. Può uccidermi il mio corpo! Come può farmi una cosa simile? E all'improvviso il mio corpo non è più mio. E' un estraneo. Non posso far nulla. Non è come decidere di aprire gli occhi e aprirli. Non è come decidere di toccarsi i capelli e toccarseli. Non è come decidere di correre e correre. Non è più mio. E così rimango sola. Senza il mio corpo che m'ha tradita. E la paura invade ogni poro. E' la paura di non sapere. Non sapere cosa accade dentro di te. Se il tuo corpo è ancora con te o ha deciso di abbandonarti. E ti manca l'aria. E non riesci più a guardare. A toccare. A respirare. Finché non ti accorgi che così anche tu ti abbandoni. E allora faticosamente ricominci. apri gli occhi e guardi, ti tocchi i capelli, corri....fino a quando? Non lo so. Mi curo. Guarisco. Mi controllo. Non so ciò che sarà domani. Faccio pace col mio corpo. Non posso far altro. Accettare la paura, e considerarla parte di me. Ho due braccia, due gambe, la pelle bianca, i capelli ramati, e la paura. La lascio scorrere sotto pelle. E vivo. Com'è bella quella nuvola bucata da un raggio di sole! E ho amato...e il mio corpo è stato di nuovo mio. Come è bello l'odore dell'amore, e le carezze dell'amore, e gli sguardi dell'amore, e la voce dell'amore. Sentire l'amore che mi attraversava la pelle, e mi penetrava fin nelle viscere. ogni parte di me ne era inebriata.  E il corpo è stato di nuovo mio.


Aria



09/03/2009


Grazie, Ana Muela, i regali inaspettati sono i più belli.


Bruna Verdone
Grazie per questo dono, la condivisione è l'anima del mondo.






26 commenti:

  1. "somatizzare" l'amore, accettare la paura, la propria fragilità, perchè siamo fatti anche di queste cose: cercare di aver cura di se stessi, atto d'amore che aiuta ad amare anche gli altri

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  2. CREDERE è: La consapevolezza che il nostro corpo è il tempio della nostra anima.
    E' un guscio che ci avvolge e poi ci abbandona. Immagina una biscia che cambia pelle. La pelle resta dietro mentre lei continua il suo cammino. Quindi io sono dentro il mio corpo, il mio corpo lo curo ma non mi appartiente. Verrà un giorno in cui il mio corpo si fermerà ed io scivolerò via da lui. Come una biscia. E saro' libera. Finalmente libera...! :**

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  3. conosco questo tuo pensiero ...Ti stringo, stretta.

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  4. Che bello il commento di Scheggiata! Però non credo che il nostro corpo non ci appartenga. E' una casa temporanea, mettiamola così. E pensare di cambiare pelle o casa quando non ci si sente pronti, non è un bel pensiero. E allora la paura. Quella di non sapere cosa accade, dici bene. E non sapere quanto, come, dove, perchè. Sentirsi impotenti. Sono proprio felice che tu ci sia con occhi, sorriso, capelli ramati e paura. Sei una bellezza tesoro! Bacio

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  5. Avere un corpo che guarda al futuro e' indispensabile per avere la prospettiva di poter domani camminare e sentire il mondo. La paura e' parte della vita, il corpo e' l'elemento indispensabile per poter vivere. Avere la possibilta' di riappropriarsi di cio' che e' nostro e' la rinascita, e dalla rinascita emerge sempre qualcosa di buono. Anche nella piu' umida e fredda terra puo' sbocciare di nuovo un bellissimo fiore.
    clelia

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  6. Desde luego no valoramos lo que tenemoa hasta que lo perdemos. Por fortuna de muchas enfermedades podemos curarnos y es entonces cuando valoramos en su plenitud lo que tenemos. Entonces disfrutamos de la vida y nos la bebemos por cada uno de los poros de nuestro cuerpo. Me ha gustado mucho tu descripción de estos sentimientos. Saludos de Leovi.

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  7. "Un immortale è un individuo che è un'Anima,
    la quale utilizza una macchina biologica per spostarsi nell'ambiente terrestre.
    E' identificato con la sua essenza profonda
    e domina il suo involucro, anzichè esserne dominato.
    Sa perfettamente, in ogni istante,
    che l'eventuale perdita del veicolo esterno
    non intaccherebbe minimamente la sua esistenza."

    [Salvatore Brizzi]

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  8. @ ANGELO
    E’ esattamente questo il punto, accettare la propria fragilità per poter riconoscere la propria forza, non abbiamo altro modo. Mi piace, “somatizzare” l’amore. Grazie caro, un bacio

    @ SCHEGGIATA
    Pensa che il mio primo post, qui, è stato QUESTO :). Ciononostante, credo che io sia tutto, il mio corpo, il mio cuore, e la mia anima. Almeno, finché rimango qui, e spero di rimanerci a lungo! Bacio, Scheggiata mia bella

    @MAT
    Tesoro, non avevo dubbi che lo ricordassi. Questo pensiero, come tanti altri, è nato proprio nelle nostre parole. Ti stringo…so che tu sai, e tu sai che io so :)

    @SOGNO
    Io, per esempio, abbandonerei la mia pelle così delicata e che sono costretta a proteggere, con una nera (non sarei male, scura e con i capelli rossi:), ma soprattutto mollerei carne e ossa al robivecchi e mi infilerei in quello di chessòio, uhm…ehm…uff…che poi vai a scegliere…una non siliconata? Julia Roberts? Però è mia coetanea, una più giovane…trovato! Elisabetta Canalis! Vuoi mettere??? Mi ritroverei pure accanto a George!
    Questo è un vecchio pensiero….uno di quelli che ho “vomitato” insieme alla paura. Ho imparato molto, anche da questo. Ogni tanto bisogna prendersi per mano, e prendersi cura di sé.
    Grazie tesoro, i miei sorrisi non sarebbero tanti, e così aperti, se non avessi amiche belle come te!

    @ CLELIA
    Sì, “rinascita”. E’ una rinascita, sentirsi ancora aderenti alla vita, motore di essa. Grazie, per questo bel pensiero, sorrido anche a te. :)

    @LEOVI
    Sì, è sempre così. La consapevolezza di ciò che abbiamo, spesso riusciamo ad acquisirla quando stiamo perdendo qualcosa. In questo caso è il corpo, che è un “fatto scontato”, come respirare, all’improvviso diventa “presente”. E così, quando si supera quel momento, quando non hai più paura di morire (almeno, non nell’immediato:), le sensazioni, comprese quelle strettamente fisiche, diventano intense, dense, concentrate. I primi tempi, quando l’ultimo controllo aveva confermato che non v’era più traccia di cellule malate, mi è quasi esplosa la vita nelle mani. Tutto era amplificato, i colori più colorati, gli odori più intensi, la pelle ipersensibile, la voce più alta. E guardare la luna che si rifletteva spargendo stelle sul crespo di mare , mi emozionava fino alle lacrime. Grazie Leo!


    @DANIELA
    Confesso che sono una mortale molto carnale :)
    Davvero bella questa citazione di Brizzi, grazie!

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  9. FATA: ho visto adesso il primo post. Non ci posso credere...:))

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  10. Il nostro corpo è qualcosa di fantastico, è magia...l'importante è saperlo guidare con saggezza e il segreto per farlo è nella nostra mente...Ciao

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  11. Stamattina ho cercato il volo dei gabbiani tra i miei occhi sperando di volare,
    li ho visti liberi, felici di sognare. Stamattina ho fermato il cielo, ho chiuso gli occhi..
    Incontrarono le lacrime lungo il viso le mie mani
    non seppi reaggire fu come morire.
    Stamattina ho cercato il tuo sorriso sul mio viso
    perche so di saper volare..

    Maurizio

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  12. è una sensazione bellissima. il corpo serve a questo, a rendere tangibili le sensazioni dell'anima..un abbraccio

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  13. ... [commentare sarebbe far violenza al corpo delle parole]

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  14. @ SCHEGGIATA
    BellaScheggiataMia :)

    @ ALIAS
    Ecco, “guidare con saggezza” non è proprio una delle mie migliori peculiarità :)
    Scherzi a parte, sì, è importante aver cura di sé, con saggezza e con un pizzico di follia. Ciao cara, grazie

    @ MAURIZIO
    Stamattina ho fermato il cielo ma non ho mani per afferrarti
    le dita impigliate nell’attimo in cui le hai baciate
    Il sogno rinasce tra i tuoi silenzi e il mio sentire


    @ PRENDIMI L’ANIMA
    Anima tangibile…. Mi piace. Tu sei bravissima a rendere questa sensazione, con le tue parole.

    @ AMADEUS
    ….[tu sai, me]

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  15. Sei così bella Frammy, non te ne accorgi forse proprio perché non te ne rendi conto. Ma va bene così...:*

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  16. Donna di Profilo....che dici........ (un bacio grande)

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  17. Io non so perchè il corpo decida di prendere un strada diversa, lontana da quello che siamo.Non so perchè certe volte scelga di farlo proprio quando stiamo già affrontando una salita, o quando ci stiamo godendo il colore dell'orizzonte dopo interi giorni di cammino.Non so perchè sembri tradirci quando abbiamo più bisogno di lui.Ma so che le tue parole, come il tuo corpo, raccontano di te, di strade piene di profumi e intrecciate a tormenti, di sorrisi strappati alla fatica e di promesse fatte alla vita per la vita. ecco, io ti guardo così, con la magia negli occhi.Una magia che sa di terra e di mare.La tua.

    RispondiElimina
  18. Un pequeño regalo para ti, Aria

    http://www.laberintodelluvia.com/2010/12/las-palabras-se-ocultan.html

    Abrazos
    Ana

    RispondiElimina
  19. @ CHETU'
    Sai cara, non è perfettamente guarito questo mio corpo delicato, e ogni tanto mi molla...sciocchezze rispetto a ciò che poteva essere, però mi scoccia non essere al pieno della mia forza, dovermi limitare, io che sono stata sempre "tosta", non sono un fiorellino di campo diciamo, non lo ero, e così quando ora mi tira per la giacca, e mi dice "aspetta", questo non possiamo farlo...mi incazzo. Poi capisco che non serve, e lo perdono. Che dobbiamo fare :)
    Però so perché le tue, di parole, riescono a farmi sempre sorridere, perché in qualche modo, in qualche mondo, noi camminiamo insieme, prese per mano, e ci sorrdiamo allo stesso modo, con quella vibrazione che parte da dentro, dalla pancia, dal cuore, dal fegato, dalla milza, dalla pelle. e camminiamo così, lungo la battigia, sorridendo. Così, ti vedo io.

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  20. @ ANA MUELA
    Il tuo è un regalo bellissimo e inaspettato. Grazie!

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  21. He vuelto a releer estas palabras y las encuentro bellísimas, yo también siento el miedo y con frecuencia consigo espantarlo poniendo mi mente a crear y ver la belleza de los colores y de la más mínima cosa que nos rodea y realizar fotos. Me imagino que tú lo espantas con tu poesía. Un abrazo.

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  22. E' proprio così Leovi, scrivere in qualche modo mi costringe a guardare la paura con distacco, la analizzo per poterla descrivere con le parole, la trasformo in lettere, la faccio scorrere nella penna, la poggio sul foglio. E la abbandono. Poi apro la finestra e poso gli occhi sui colori, mentre la paura rimane dietro di me, in attesa che qualcuno raccolga le mie parole e le porti via.
    Ti abbraccio Leo, (grazie).

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  23. Finalmente ti ho ritrovata! Avevo letto questo post tempo fa, non ti ho messa subito tra quelli da seguire, e ho continuato a pensare dove avessi letto le medesimne parole che avrei potuto scrivere io, passata attraverso la stessa cosa e che convivo come te col dopo, l'inquietudine, l'attenzione e il fatalismo, la scrittura, la ricerca di felicità e bellezza e una concentrazione estrema sul presente. Ti bacio, ora non voglio più perderti.

    RispondiElimina
  24. Minerva! che belle parole mi hai regalato! ti bacio anch'io, grazie :)
    corro da te :)

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  25. ciao ..ho letto un tuo post su un blog di libero , e si ricollega a questo .è un segno..io che non credo alle coincidenze.. le tue parole arrivano in un momento per me di confusione, di strani pensieri..e ti giuro sei dolcissimamente serenamente fantastica...Grazie ;) un abbraccione forte forte..Nichi

    RispondiElimina
  26. Nichi, bella :)
    spero tanto che gli strani pensieri smetteranno di frullare e si scioglieranno in sorrisi!
    ti abbraccio forte forte anch'io! grazie a te...Aria

    RispondiElimina

nota

I post etichettati col tag "echi" sono ritorni di parole, ripubblicazioni di pensieri posati nel tempo andato in due blog sul portale di Libero (che non ho cancellato nonostante li ritenga finiti). Per ragioni ogni volta diverse ho voglia di sentire l'eco di quel passato, qui.

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Cara, amica mia cara,
ciò che riceverai sono oggetti da riempire, come lo è la vita d'altronde. Riempire con le tue scintille di bellezza che assomigliano un po' alle mie - altrimenti perché saremmo amici? continua

infiniti cristalli, brandelli di trasparenze raccolti ai bordi di un'anima fragile, se frugo in me non trovo che questo: frammenti di aria.

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