Qui le più fragili mie foglie, eppure quelle che dureranno più a lungo,
Qui velo e celo i miei pensieri che non mi piace rivelare,
Eppure essi mi rivelano più di ogni altra mia poesia.



Walt Whitman

UnderConstruction



Quando ho mangiato bene mi informo sul destino degli altri.

(pagina CulinAria, che non è una roba porno, ve lo dico:)

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lunedì 21 settembre 2009

il gruppo















Sono dieci o dodici persone spaventate - un gruppo. Si siedono attorno a un sacco pieno di paure: la paura della solitudine, la paura del passato, del presente e del futuro. Sono un certo numero di persone trepidanti che per decisione unanime fingono di ignorare la presenza del sacco - e questo, lo chiamano coraggio. Persone mute di terrore, che lanciano risa, domande e risposte - e questo, lo chiamano comunicazione. Ma il sacco sta lì.
Il gruppo si agita, provoca, organizza, ha idee, discute, pone, dispone e contrappone, si lancia in interminabili conversazioni durante le quali il mondo è disfatto e rifatto – mentre dentro il sacco si arrotolano le paure, viscide come lumache, in attesa del loro momento. Sono dieci o dodici struzzi che nascondono prudentemente la testa sotto la sabbia e dimenano di concerto le code piumate. E sono intelligenti. Sono tutti venuti da lontano e sanno molto. Hanno letto tutte le biblioteche, visto tutte le pitture, ascoltato tutte le musiche. Hanno nella tasca della giacca o nella borsetta le trentasei maniere radicali di trasformare l’universo prossimo o remoto – ma nessuno di loro ha trasformato la sua piccola vita personale e, in qualche caso, infelicemente trasmessa.



["Il gruppo"/DI QUESTO MONDO E DI ALTRI - José Saramago]



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nota

I post etichettati col tag "echi" sono ritorni di parole, ripubblicazioni di pensieri posati nel tempo andato in due blog sul portale di Libero (che non ho cancellato nonostante li ritenga finiti). Per ragioni ogni volta diverse ho voglia di sentire l'eco di quel passato, qui.

altrove

Lettori fissi





Cara, amica mia cara,
ciò che riceverai sono oggetti da riempire, come lo è la vita d'altronde. Riempire con le tue scintille di bellezza che assomigliano un po' alle mie - altrimenti perché saremmo amici? continua

infiniti cristalli, brandelli di trasparenze raccolti ai bordi di un'anima fragile, se frugo in me non trovo che questo: frammenti di aria.

passato prossimo

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