lunedì 9 novembre 2009

E






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Pronuncio il tuo nome,

in questa notte oscura,

e il tuo nome mi suona

più lontano che mai.

E più lontano di tutte le stelle

e più dolente della pioggia quieta.
























(“Se le mie mani potessero disfogliare” Federico García Lorca)






4 commenti:

  1. già... quante volte accade, quanti giorni passati ad ascoltare un suono che ormai sfuma ovunque si volga lo sguardo e la voce; nemmeno l'eco ritorna, nemmeno il ricordo... nemmeno il nulla, a volte...

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  2. ecco, sto aspettando quel nulla. perché quel nome lo sento ancora, sento l'eco di un dolore, a volte. di un fremito, a volte. la sento arrivare e la scaccio via...

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  3. Nel silenzio non so cercarti perche non trovo le parole, e se piove non voleranno neppure i sorrisi come acquiloni che color ti dona cosi come dolcezza appari e luce vola.

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  4. Maurizio.... nel silenzio volo nella tua dolcezze. e nella tua luce... come faccio a ringraziarti? per tutte le parole che mi regali...
    un abbraccio

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