lunedì 31 gennaio 2011

immaginando

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Ma la mia occupazione preferita consisteva nell'immaginare e ripetermi continuamente un'intera giornata a casa, senza lacune, se possibile dal mattino fino alla sera e di farlo limitandomi comunque a fatti modesti. Perché mi sarebbe costata troppa fatica immaginare una giornata eccezionale, magari addirittura la giornata ideale - e così immaginavo semplicemente una giornata brutta, la sveglia al mattino presto, la scuola, l'imbarazzo, il pranzo cattivo, e qui nel campo di concentramento realizzavo tutte le innumerevoli opportunità che non avevo saputo cogliere, che avevo rifiutato o magari nemmeno notato, e le realizzavo, oserei dire, il più compiutamente possibile. Ne avevo gia sentito parlare e adesso potevo testimoniarlo io stesso: davvero, neppure i muri  opprimenti di una prigione possono frenare il volo dell'immaginazione. Il problema era soltanto questo: se mi spingevo fino a dimenticare persino le mani, allora la realtà ben presto tornava a imporsi con grande vigore e determinazione perché, malgrado tutto, qui continuava a esistere.






["Essere senza destino" Imre Kertész ]

altri frammenti QUI






















foto dal web





lunedì 24 gennaio 2011

Onde

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Onde.
che vanno e tornano.
Ogni volta diverse.
ogni volta uguali.
un ricordo stemperato.
una visione accesa.
passi di legno.
un sospiro controllato.
un singhiozzo sfuggito.
le labbra si incurvano in un sorriso e seguono i miei passi.
In fondo, continuo a sfuggire risposte.
Che domando a fare?
Mi riempio i polmoni  di mondo.
E vado.*



Aria

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* No, non vado da nessuna parte, giuro. Era per dire :)


martedì 11 gennaio 2011

pausa






Torno subito....quasi subito....insomma, torno :)