Qui le più fragili mie foglie, eppure quelle che dureranno più a lungo,
Qui velo e celo i miei pensieri che non mi piace rivelare,
Eppure essi mi rivelano più di ogni altra mia poesia.



Walt Whitman

UnderConstruction



Quando ho mangiato bene mi informo sul destino degli altri.

(pagina CulinAria, che non è una roba porno, ve lo dico:)

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mercoledì 27 aprile 2011

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...un sospiro bloccato nel ricordo di ciò che è stato...

...le mani che non sanno liberarsi in un gesto d'addio...

...un sogno che rifiuta di realizzare che è solo un sogno...



Aria






















 



 

21.12.2008 B.S.




martedì 19 aprile 2011

ho rubato...

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....il primo giorno di primavera, in un turbine di vento fresco, colore nuovo, odore recente, canzone tenera. Il mondo si è fatto piccolo, per ricominciare a crescere. Nient'altro. (Juan Ramón Jiménez)

...i colori di una tela,  blu, verde-violetto, verde e bianco, bianco, verde e bianco-rosa, come li aveva descritti Van Gogh in una lettera a suo fratello Theo spiegando che "il Mediterraneo ha lo stesso colore degli sgombri, vale a dire mutevole, non sempre si sa bene se è verde o violetto, non sempre si sa se c'è del bleu, perché a secondo del riflesso mutevole prende una tinta rosa o grigia". E in effetti, ogni volta che lo sguardo si spostava da un'onda alla spuma, dal cielo al mare, perdevo i colori e ne trovavo altri,  il verde diventava blu, allora ho provato a sfiorare l'azzurro ma si è stemperato nelle mani ed è fuggito impaziente di tuffarsi negli abissi per tornare su carico di nuove tonalità! E mentre i colori giocavano con me, lo sguardo si è soffermato sulle barche verdi, rosse, blu, così graziose che facevano pensare ai fiori. "Ci sta solo un uomo su queste barche, e non si riesce a pensarle in alto mare. Se la filano quando non c'è vento e tornano a terra se ce n'è un po' troppo".

...un ricordo perduto, sono discesa nella mia memoria e dalle vertigini di quell'abisso che pareva senza fondo, ho liberato quel ricordo, l'ho spogliato di ogni inutilità, di parole eccessive, di significati allargati, e l'ho affidato alla notte. Mentre lo seguivo nelle strade, nelle gocce, nel riflesso della luna, brillava come una moneta sotto la pioggia, probabilmente perché non lo avevo mai guardato se non, forse, in un sogno.

...l'orizzonte, quella linea che perde il confine, dove il cielo diventa mare e il mare cielo, acqua fusa d' un colore indefinibile d'azzurroverdeargento. Ne ho visti tanti, orizzonti, ma nessuno è come quello sul mio mare, una linea che incorpora lo sguardo. Quella mattina la tramontana aveva spazzato via ogni traccia di foschia, e nell'aria tersa e trasparente si disegnavano le montagne dell'Albania, ancora piene di neve, e sembrava una magia, che fossero comparse laggiù, dove c'è sempre il mare! Sapere che quelle montagne ci sono, anche quando non si riescono a vedere, è un invito a guardare oltre. C'è sempre un oltre, dopo l'orizzonte.

         


 




Bellezza è allungare le mani nell'anima del mondo e raccogliere stupore.

Bellezza è stupore


Aria
















Confesso,
sono una ladra di bellezza.



http://ladridibellezza.blogspot.com/

mercoledì 13 aprile 2011

Barattopoli

[premessa:  Non riesco proprio ad esserci in questi giorni, ogni tanto entro qui e mi accorgo di qualche ragnatela. Così ho pensato di pubblicare un vecchio post, un po' matto, e anche un po' lungo (un po' lungo non si può sentire!), per non farvi annoiare o farvi sentire troppo la mia mancanza :). Potrete leggerlo a puntate, abbandonarlo dopo le prime 5 righe (ho idea sarà l'opzione più gettonata) o non leggerlo affatto ovviamente! Quando tornerò, chi dimostrerà di averlo letto tutto avrà, in cambio, un piccolo premio.....(!?!) A presto! Aria ].


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Ma dai veramente andate a comprarle le cose voi??? Che inutile spreco di tempo e danaro. Noi qui siamo molto più pratici e le cose ce le scambiamo. Ad esempio ieri  io avevo bisogno di un pollo per preparare un gustoso secondo. Allora sono andata dalla mia vicina di casa che ha un pollaio e le ho chiesto cosa voleva in cambio per darmene uno. Lei mi ha detto ti do un pollo per due litri d´olio. Allora sono andata da un amico che ha un frantoio e gli ho chiesto due litri d´olio. Il mio amico mi ha proposto un baratto, due litri d´olio per un sacco di farina e del lievito di birra. Mio zio ha un mulino. Per la farina e il lievito ha voluto in cambio un chilo di mele, mezzo chilo di pomodori, quattro zucchine, tre cipolle e un po´ d´aglio. Per fortuna mio cugino ha un bel terreno coltivato, gli ho detto cosa mi serviva e lui mi ha proposto uno scambio. Tutta quella roba in cambio di pulitura a secco di due giacche e due pantaloni. Ho dunque preso giacche e pantaloni e sono andata da mia zia che ha una lavanderia. Il caso ha voluto che la lavanderia fosse chiusa. Nei pressi della lavanderia c´è un tabaccaio. Sono entrata dal tabaccaio ed ho chiesto sa sapeva dove fosse mia zia. Lui mi ha detto te lo dico se tu mi dici cosa ne pensi della polemica tra la rai e Santoro. Ho parlato due ore e mezza di politica, di maghi, della dura legge dell´audience che perseguita i poveri giornalisti televisivi e alla fine del mio discorso ho saputo che mia zia era andata a casa perché doveva preparare una torta per avere in cambio della soda dal farmacista, ma prima di uscire, poiché era rimasto molto soddisfatto dal mio discorso, il tabaccaio mi ha dato un pacchetto di sigarette. Avevo voglia di fumare, ma non avevo da accendere e per un accendino il tabaccaio voleva che gli parlassi della questione meridionale. Stufa di quest'argomento (sono una terrona doc ma basta)  ho preferito andar via e sono uscita dal locale molto contrariata, soprattutto perchè mi sono ricordata che ho smesso di fumare. Uscendo ho incontrato Gino il sordo, che appena mi ha vista mi ha salutato con cortesia (e anche con la bava alla bocca). Al suo saluto ho risposto con un gentile cenno del capo e poi per ringraziarlo per la carineria gli ho dato una sigaretta. Speravo l´accendesse così avrei potuto sniffare un po' di fumo passivamente senza sensi di colpa, ma è scappato via perché aveva fretta. All´angolo c´è un fioraio (v siete mai chiesti come mai agli angoli delle strade ci sono sempre i fiorai?), sono entrata e per mezzo pacchetto di sigarette ho preso un mazzo di margheritine di campo. Lo so, lo so, non me lo dite è stato uno scambio folle, ma i fiori sono rincarati quest´anno. Per un `pucci pucci´ al figliolo appena nato, il fioraio mi ha fatto accendere una sigaretta. Sigaretta che non mi sono goduto tanto, avendo le mani impegnate e tanta fretta....cazzo avevo smesso! l'ho buttata e ho cominciato a correre perché ormai era quasi mezzogiorno e per la sollecitudine ho attraversato fuori dalle striscie pedonali. Qui da noi i vigili urbani sono molto diligenti. Appena mi ha visto commettere l´infrazione Antonio il vigile mi ha fatto subito una multa, allora io scrupolosamente gli ho dato in cambio un calcio nelle palle, un bel diretto con le scarpe a punta in mezzo alle gambe. Aveste visto la faccia che ha fatto! E dovevate vedere la mia quando ho letto che le multe erano rincarate. Ero distrutta dal senso di colpa (ma soprattutto dal pensiero dei soldi che avrei dovuto sborsare)  ma non ho fatto in tempo ad implorare pietà  che nel frattempo Antonio era già stato aggredito da Rino detto Kassius a causa della rimozione forzata dell´automobile. Non potendo saldare il debito mi sono girata sui tacchi e sono andata di corsa a casa di mia zia. Mia zia aveva già fatto la torta. Per la pulitura a secco dei pantaloni e delle giacche mi ha chiesto in cambio un pollo. Lo scambio era equo, per cui ho dovuto accettare. Ho preso i vestiti lavati e stirati e li ho portati a mio cugino che mi ha dato in cambio le mele, i pomodori, le zucchine, le cipolle, e l´aglio che poi ho scambiato per un sacco di farina e il lievito di birra da mio zio. Con il sacco di farina e il lievito ho preso al frantoio due litri d´olio che ho barattato con il pollo del mio vicino.
Finalmente ho portato il pollo a mia zia che lo ha cucinato in maniera divina, offrendomi di rimanere a pranzo da lei in cambio del mazzo di margheritine di campo.
Non vi sembra che la nostra società sia più giusta, più economica, e più pratica?????
Ora vi saluto perché devo scappare, ho bisogno di un´auto nuova. Un bacio, ci sentiamo tra un paio di mesi!!!!!




Aria

nota

I post etichettati col tag "echi" sono ritorni di parole, ripubblicazioni di pensieri posati nel tempo andato in due blog sul portale di Libero (che non ho cancellato nonostante li ritenga finiti). Per ragioni ogni volta diverse ho voglia di sentire l'eco di quel passato, qui.

altrove

Lettori fissi





Cara, amica mia cara,
ciò che riceverai sono oggetti da riempire, come lo è la vita d'altronde. Riempire con le tue scintille di bellezza che assomigliano un po' alle mie - altrimenti perché saremmo amici? continua

infiniti cristalli, brandelli di trasparenze raccolti ai bordi di un'anima fragile, se frugo in me non trovo che questo: frammenti di aria.

passato prossimo

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